Se con le vittorie di Luna Rossa abbiamo imparato a conoscere sempre più lo skipper Max Sirena, i timonieri James Spithill e Francesco Bruni, oltre allo stratega Pietro Sibello, poco si è parlato di chi sono i detentori della Coppa America che gli italiani dovranno a breve sfidare.
Del ragazzo prodigio Peter Burling ci siamo già occupati. Ma con lui c’è un alter ego meno noto e tuttavia non meno decisivo per Team New Zealand: Blair Tuke. Neozelandese, classe 1989, Tuke inizia ad appassionarsi alla vela a 11 anni. Nel 2008 inizia il connubio con Peter Burling. Un sodalizio quanto mai fruttuoso. I due vincono 4 volte di seguito i mondiali classe 49er e nella stessa classe portano a casa prima un argento ai giochi olimpici di Londra e poi un oro a Rio nel 2016. Nel 2017 fanno parte di Team New Zealand e vincono la Coppa America alla loro prima partecipazione alla competizione. Il duo Burling-Tuke viene così confermato per questa edizione dell’America’s Cup. Burling è lo skipper e timoniere del team, Tuke il “fligh controller”.
A fianco a loro l’australiano Glenn Ashby. Il trimmer quarantatreenne di New Zealand è un veterano dell’America’s Cup. Alla sua quarta edizione della Coppa, l’ha vinta già due volte: nel 2010 a bordo di BMW Oracle e nel 2017 con Team New Zealand. Ashby è stato medaglia d’argento a Pechino nel 2008, oltre ad avere diversi titoli mondiali e nazionali in varie classi. È un esperto di multiscafi e molti ritengono che le sue conoscenze siano state l’arma segreta grazie alla quale la Coppa delle 100 Ghinee è tornata in Nuova Zelanda nella 35esima edizione.
Infine il grinder Simon van Velthooven, vero e proprio prodotto della scuderia New Zealand. Bronzo nei giochi olimpici di Londra nel 2012, van Velthooven si avvicina all’America’s Cup nel 2017 e inizia a lavorare come “Cyclor” per Team New Zealand. L’esperienza conclusa con la vittoria lo spinge a crescere nel gruppo e comincia a studiare da grinder per questa edizione della Coppa.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.