“Gli stabilimenti balneari di Palermo sono pronti ad affrontare il Ferragosto in sicurezza”: così il presidente di Fiba Confesercenti Palermo, Alessandro Cilano.
“Fin dall’inizio dell’emergenza Covid insieme alle altre maggiori associazioni di categoria dei balneari – ha detto Cilano – abbiamo collaborato con le istituzioni per adeguare le strutture a protocolli di sicurezza in grado di garantire il distanziamento fisico e contenere al massimo il rischio di assembramento e contagio”.
“Quello che ci preoccupa – continua il presidente di Fiba Confesercenti Palermo – in vista del picco di metà agosto, è la situazione nelle spiagge libere, spesso limitrofe alle strutture organizzate dove manca qualsiasi regola o controllo”.
Un Ferragosto caldo per gli stabilimenti balneari di Palermo
“Il lavoro in sicurezza – ha proseguito Cilano – rimane la priorità di tutte le strutture associate sottoposte già a verifiche in questi mesi sull’effettivo adeguamento ai protocolli anti-Covid. Chiediamo adesso che si incrementino i controlli sulle spiagge libere e nei confronti dei lidi abusivi che oltre a non rispettare le misure di sicurezza, fanno concorrenza sleale alle imprese sane che in questi mesi si sono trovate ad affrontare investimenti non indifferenti”.
La maggioranza dei turisti in viaggio – continua la Coldiretti – ha scelto di riaprire le seconde case o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi con i camper molto gettonati, mentre sono in sofferenza gli alberghi.
Segnali positivi, nonostante le difficoltà, ci sono – secondo un sondaggio Coldiretti – per le oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola che, spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza secondo Terranostra e Campagna Amica.
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Infatti anche per sfuggire al rischio del sovraffollamento nelle spiagge e nelle località turistiche più battute, di fronte all’emergenza coronavirus si evidenzia quest0anno un nuovo protagonismo dei centri minori che ha portato alla riscoperta del turismo di prossimità.
Un fenomeno favorito anche – sottolinea Coldiretti – dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. In Italia i centri sotto i 5mila abitanti sono, infatti, 5.498, quasi il 70% del totale, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ma vi risiede solo il 16% degli italiani, pari a 9,8 milioni di abitanti, pur rappresentando il 54% dell’intera superficie nazionale. Ma in molte regioni il territorio coperto dai borghi arriva anche al 70%.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.