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Regola le tue vele, a Riposto l’iniziativa per i bambini affetti da iperattività

Regola le tue vele

Conto alla rovescia per Regola le tue vele. Giovedì 11 agosto, alle ore 10, grazie all’ospitalità del Marina di Riposto, la Lega navale italiana metterà a disposizione le sue imbarcazioni, i suoi istruttori ed esperti velisti, per fare uscire in mare, un folto gruppo di bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione ed iperattività.

Regola le tue vele per i bambini affetti da deficit dell’attenzione

Circa il 4% della popolazione pediatrica è affetta dalla “Sindrome da deficit di attenzione e iperattività”.Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include difficoltà disattenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.




Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente. Un vero problema, per l’individuo stesso, per la famiglia e per la scuola, e spesso rappresenta un ostacolo nel conseguimento degli obiettivi personali.

“Vela come attività di partecipazione”

“La vela- dichiara il presidente LNI Giuseppe Pulvirenti– non rappresenta solo uno sport ma, una attività strettamente collegata a privilegiata e progettare attività di partecipazione in clima collaborativo e cooperativo. La possibilità di utilizzare strumenti in grado di creare un empowerment del sistema dei valori; dare la possibilità di attivare processi psicologici quali la riflessione, la memoria, l’utilizzo dello spazio e l’analisi del comportamento; la cura di sé e del rapporto con l’altro e con l’equipaggio nell’ambiente; offrire la possibilità di costruire gruppi di interesse abilitanti i processi di coordinazione, orienteering e di comunicazione efficace inter-gruppale. Il tutto volto ad incrementare le proprie ed altri competenze nell’arte marinaresca attraverso il gioco stimolante e divertente e del tutto magnetico (attraente). Noi -conclude Pulvirenti – mettiamo a disposizione della comunità le barche, che assegnate dalla Procura alla nostra sezione , vengono impegnate per fini sociali e siamo aperti a tante collaborazioni con il territorio”.

“Il gioco con le vele come strumento di adattamento”

Sebi Barbagallo, psicologo e psicoterapeuta, ha spiegato il perché dell’iniziativa Regola le tue vele: “Varie sono le motivazioni, di queste la prima in assoluto è il gioco. Unitamente alla prassi culturale umana insite nello sport, sono soliti adattarsi all’ambiente circostanze ed alla esperienza umana nell’ambiente. Ciò che richiede un gioco è l’attivazione continua di ricerca attraverso tentativi di prova ed errori, quale strumento di apprendimento. Questo fa sì che si migliori in modo continuo”.




“Ecco uno spunto utile nella quale diverse forze ambientali come l’acqua, l’aria e le loro dinamiche spingono ogni individuo ad adattarsi ed a giocare in questo processo adattivo. Per andare a vela bisogna pianificare, organizzare, prendere decisioni e condurre il proprio equipaggio verso la meta. Motivandoli pure! Questo significa che se voglio essere rispettato per il ruolo che si investe in qualità di comandante. Si necessità di utilizzare le risorse di attenzione sostenuta, concentrazione, memoria verbale e competenza emotiva. Questi sono i cardini portanti di una buona autoregolazione”, continua lo psicoterapeuta. “Regolo le mie emozioni… Regolo il mio comportamento! Ciò sulla quale fare perno è la rottura di un atteggiamento narcisistico onnipotente, di un ragionamento di tipo singolare per favorire un approccio cooperativo e gruppale. Ed ecco che con l’aiuto di figure tecniche come l’istruttore velico specializzato in attività socio-educative, il gioco con la vela, diventa elemento ove sviluppare capacità relazionali, capacità di interscambio, di cooperazione e collaborazione utili all’attività di crescita personale regolativa del comportamento e del pensiero”.

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Fondamentale importanza va data alle competenze sia degli istruttori che dei partecipanti. Ecco qui che il gioco Vela-Regolo permette non solo una buona e sana socializzazione, ma anche un livello intenso di attivazione del sistema nervoso esecutivo e di cooperazione in un clima di motivazione al successo. Si riesce concretamente a dare valore a processi della mente riflessiva e processi della mente relazionale. Mi relaziono, condivido e mi spingo verso una autoregolazione del pensiero e del comportamento coordinato. La coordinazione motoria risulta importante nell’espletamento delle manovre di base che ogni ragazzino impara. Un comandante deve saper fare le manovre, ma soprattutto deve coordinarsi lui stesso in uno spazio ed imparare a gestire il suo equipaggio in uno spazio ristretto, dove tutti hanno un ruolo e dove tutti hanno rispetto del ruolo altrui.
Fino a settembre sono previste varie uscite in mare per questi piccoli e speciali velisti.

 

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