La seconda gara degli American Cup World Series vede scendere in campo Ineos Team UK dello skipper Ben Ainslie e American Magic dello skipper Terry Hutchinson. La baia di Hauraki di Auckland in Nuova Zelanda vede un vento effettivo sui 17 nodi e barche che sfiorano i 40 nodi.
Parte subito in salita la gara per i sudditi di sua maestà. Il team di American Magic brucia in velocità la barca di Ineos fin dalla partenza. Con una vela di prua più piccola rispetto agli inglesi, gli americani si piazzano in vantaggio fin dalle prime battute.
Le difficoltà di Ineos alla seconda gara dell’America’s Cup World Series
Al gate 1 American Magic si presenta in vantaggio, mentre Ineos cerca di trovare il suo passo di inseguimento. Ma mentre gli americani si avviano a tagliare il traguardo del secondo gate qualcosa va storto nella prima gara degli ACWS che vede in acqua Ineos.
La barca va praticamente in panne. Con grande sforzo gli inglesi riescono a rimettersi in regata, ma la gara è oramai segnata.
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Gli americani arrivano al terzo gate con un vantaggio di circa 2000 metri. Vantaggio che continua ad aumentare nel corso della regata: 2700 metri al gate 4 e 5, mentre alla fine della sfida la distanza tra American Magic e Ineos sarà di circa 3200 metri.
World Series, buona prestazione di American Magic
Non c’è quindi storia nella seconda sfida dell’America’s Cup World Series: gli americani si mostrano un team da tenere d’occhio, con una buona prestazione.
Preoccupano invece i problemi tecnici degli inglesi di Ineos. Il team di Ben Ainslie dovrà verificare nelle prossime ora cosa è successo e come evitare problemi durante le gare dove ogni secondo diventa essenziale e avere l’AC75 rallentato anche per pochi secondi può segnare irrimediabilmente l’esito della regata.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.