Un altro esemplare di capodoglio incastrato, come accadde qualche settimana fa, in una rete da pesca a largo delle isole Eolie in Sicilia.
Gli uomini della Guardia Costiera sono intervenuti sul posto nella giornata di ieri, a seguito di una segnalazione giunta alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Lipari da parte di alcuni diportisti che avevano avvistato l’esemplare in difficoltà avvolto in una rete.
Capodoglio incastrato tra le reti da pesca, non è il primo caso
Nella nottata appena trascorsa, il capodoglio è stato continuamente monitorato grazie alla presenza in zona di alcuni mezzi navali della Guardia Costiera.
Le operazioni di liberazione, tuttora in corso, vedono impegnati il nucleo sub della Guardia Costiera di Napoli, il pattugliatore Peluso della Guardia Costiera, motovedette della locale Capitaneria nonchè alcuni biologi della zona.
L’attività , spiega una nota, è resa particolarmente difficile dalle dimensioni dell’esemplare e dal suo stato di agitazione che non permette di prestare in modo continuativo l’assistenza in sicurezza.
Dall’inizio dell’anno è stata molto intensa l’attività operativa della Guardia Costiera nel contrasto alla pesca illecita, soprattutto in specifiche aree dove il fenomeno risulta più accentuato.
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Dal mese di gennaio 2020 ad oggi, oltre ai mezzi presenti presso i Comandi del bacino Tirrenico meridionale, un impiego continuativo di assetti aereo-navali d’altura è stato garantito dalla Guardia Costiera, che per ben 80 giorni complessivi ha mantenuto in quel tratto di mare i propri mezzi eseguendo in totale 30 missioni dedicate, che hanno portato al sequestro di oltre 100 km di reti irregolari, analoghe a quella in cui è rimasto impigliato il capodoglio che in queste ore si sta monitorando, assistendo e tentando di liberare.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.