Portare nel mar grande di Taranto, in prossimità dell’isola di San, Paolo un’area adibita a ricovero per i delfini.
Questa l’idea-progetto su cui stanno lavorando Comune di Taranto e Jonian Dolphin Conservation, un’associazione privata che ha fatto della cura e dell’attenzione ai cetacei una sua priorità e da anni organizza affollate escursione al largo, nello Jonio, per portare turisti ed appassionati a scoprire le evoluzioni in mare dei delfini.
Che ormai “abitano” costantemente il mare di Taranto, anzi nei giorni del lockdown alcuni esemplari sono stati anche avvistati nel tratto di mare vicinissimo alla città .
Quello cui pensano Comune di Tatanto e Jdc è “un centro di recupero e rieducazione alla libertà dei delfini provenienti da delfinari sparsi per il Mediterraneo e l’Europa”.
La localizzazione ideale è stata individuata attorno all’isola di San Paolo, nella rada del Mar Grande di Taranto, poichè lo si ritiene un sito adatto da allestire “secondo le esigenze di questo progetto di respiro internazionale”.
Lo spazio è di pertinenza in gestione alla Marina militare – come anche la vicina isola di San Pietro – ma il Comune, si spiega, ha avviato un confronto sulla permuta delle aree ancora della Marina, del ministero della Difesa e del Demanio.
Obiettivo è quello di “predisporre un percorso condiviso per il trasferimento delle stesse in favore del Comune di Taranto e della collettività “.
Ricovero per delfini, “interventi rapidi e concreti”
Per l’assessore all’Ambiente, Francesca Viggiano, “l’idea progettuale alla quale stiamo lavorando, è stata redatta con la finalità di indicare interventi rapidi e concreti secondo scelte sostenibili. Il futuro dell’isola di San Paolo – sottolinea – è da contemperare con ulteriori destinazioni funzionali di un sito ricco di storia, fascino e possibilità “.
Per il Comune di Taranto, “l’area ricovero dei delfini assume un ruolo centrale per lo sviluppo del territorio non solo in relazione alla protezione della specie amata e dal forte significato identitario e simbolico”, il delfino è infatti nello stemma municipale di Taranto, “ma anche perchè – rileva ancora il Comune – favorisce la progettazione di iniziative in grado di sostenere ricadute economiche.”
”Un’area ricovero per i delfini – continua – può essere considerata come una risorsa fortemente attrattiva, in grado di rispondere ad una particolare tipologia di domanda turistica”.
Il Comune precisa che l’area non sarà un ‘luogo di detenzione per animali a fini ludici o economici ma un centro di studio ed educazione alla sostenibilità ambientale”. In particolare si guarda ad “attività di rieducazione degli esemplari ospitati, aumentandone le possibilità di successo del percorso riabilitativo in caso di rilascio”.
Oltre a vedere insieme Comune e Jdc, la collaborazione è allargata al Dolphin Project di Richard ‘o Barry, premio Oscar per il documentario “The cove” e ritenuto simbolo della tutela dei cetacei in libertà , promotore del progetto gemello realizzato nel 2019 a Bali.
L’idea di un’area protetta per i delfini si inserisce in un percorso che ha già visto, mesi addietro, l’avvio di Kè tos, il Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei ubicato in un palazzo storico della città vecchia, ma che fa soprattutto leva sulla promozione del mare a 360 gradi.
Dal rilancio del porto con i nuovi traffici all’economia marittima, dalle crociere alla mitilicoltura, l’amministrazione comunale ritiene infatti che il futuro economico di Taranto sarà sempre più legato al mare e sempre meno all’acciaio, che costituisce, per il Comune, un’attività dalla quale prendere ormai progressivamente le distanze anche per una questione di sostenibilità ambientale.
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E in linea con questa ritrovata centralità del mare, che si vuole unire ad una nuova immagine della città , sono anche i primi passi per il bando del concorso progettazione finalizzato al recupero di un’area periferica, Porta Napoli, vicina al porto e alla stazione, piena di capannoni abbandonati da anni, e la scelta di inserire la realizzazione di un acquario tra i nuovi progetti del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto a seguito della recente riprogrammazione delle risorse finanziarie.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.