Festa del Lavoro, alle 12 suoneranno le sirene delle navi di tutto il mondo: così rendono noto le associazioni ICS e ITF (la Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti) che stanno coordinando le navi di tutto il mondo, ancorate nei porti, affinché suonino le loro sirene alle 12.00 ora locale del 1° maggio, Festa del Lavoro.
L’iniziativa mira a richiamare l’attenzione sugli “eroi non celebrati del commercio globale”, cioè 1.600.000 lavoratori che sono in mare e garantiscono le catene di approvvigionamento globali, evidenziando anche la difficile situazione dei marittimi intrappolati dalle restrizioni di viaggio relative al COVID-19.
Infatti, molti marittimi hanno dovuto prolungare il loro imbarco a bordo delle navi, dopo aver trascorso già lunghi periodi in mare, per garantire che vengano consegnate le forniture di cibo, carburante e merci, comprese le forniture mediche essenziali .
Da nuovi dati raccolti dall’ICS e dall’International Maritime Employers ‘Council (IMEC) è emerso che sono 150.000 i marittimi che hanno bisogno di cambio entro il 15 maggio. Questo numero è aumentato del 50% rispetto ai 100.000 calcolati a inizio aprile, quando ICS ha richiamato per la prima volta l’attenzione dei governi nazionali e del G20 sul problema.
Se non si interviene, è possibile che questo numero aumenti in modo significativo fino a quando le restrizioni di viaggio non saranno allentate.
Oltre a costituire una grave minaccia per la capacità delle navi di consegnare merci vitali nel momento in cui i paesi ne hanno maggiormente bisogno, tale situazione rappresenta un rischio anche per la sicurezza e il benessere mentale dei marittimi.
Guy Platten, segretario generale ICS, ha dichiarato: “A livello globale ci sono 1,2 milioni di marittimi a bordo di 65.000 navi in mare”.
Negli ultimi due mesi i cambi degli equipaggi si sono quasi completamente fermati
“Ciò significa che l’equipaggio non è stato in grado di sbarcare o imbarcare su navi in porto e ciò non è più sostenibile – ha aggiunto Platten – La Giornata internazionale dei lavoratori è il momento ideale per riconoscere il contributo dei marittimi alla lotta contro la pandemia di Coronavirus”.
“I nuovi dati indicano che 150.000 marittimi hanno bisogno di un cambio immediato dell’equipaggio. Venerdì 1 maggio, le navi di tutto il mondo suoneranno le loro sirene in segno di saluto a questi eroi non celebrati del commercio globale. Chiediamo ai governi di supportare i nostri marittimi, così come ci supportano, e di facilitare un’azione coordinata” ha concluso Platten.
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Con l’assistenza dell’International Maritime Employers ‘Council (IMEC) e dell’International Mariners Management Association of Japan (IMMAJ), ICS ha ricevuto gli ultimi dati sulla questione dei cambi di equipaggio attraverso un sondaggio sulla forza lavoro marittima globale:
- 150.000 marittimi hanno bisogno di un cambio immediato dell’equipaggio poiché il loro contratto scade il 15 maggio 2020
Il numero è aumentato del 50% da 100.000 marittimi e aumenterà se i cambi dell’equipaggio non tornano alla normalità.
- Tra coloro che dovrebbero effettuare cambi dell’equipaggio,
o 40.000 marittimi vengono dalle Filippine
o 10.000 – Cina
o 20.000 – India
o 10.000 – Russia
o 15.000 – Ucraina
o 25.000 – Unione Europea, Regno Unito e Norvegia
o 30.000 – altri paesi
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.