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Spiagge, Federbalneari: “Soddisfazione per la pronuncia del Tar di Lecce”

Spiagge, Federbalneari: “soddisfazione per la pronuncia del Tar di Lecce”

Federbalneari Italia esprime piena soddisfazione per la storica pronuncia del Tar di Lecce che conferma la validità dell’estensione delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2033 nel Comune di Castrignano del Capo.

Federbalneari: “soddisfazione per la sentenza del Tar di Lecce”

“La legge non si può violare e non si possono attuare le gare basandosi su una presunta indefinizione del quadro concessorio italiano – dichiara Marco Maurelli, presidente Federbalneari Italia – è evidente che ci troviamo di fronte ad una materia da riordinare ma nessuna gara è possibile prima di tale riordino. Le due norme dello Stato non possono essere più violate”.




Federbalneari Italia è certa che il governo debba chiarire alle Regioni, nel minor tempo possibile, l’importanza di determinare una fase transitoria che terminerà al 2033 così come indicato dalla Sentenza della Corte di Giustizia europea nel 2016, con il mandato di riformulare il nuovo impianto regolatorio delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali solo a partire dal 2034, dopo il necessario vaglio europeo che spetterà al Governo.

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“Auspichiamo, quindi, che la legge non sia più violata da nessun ente concedente e che il comune di Lecce e altri comuni come quello di Olbia, ingiustificatamente dubbiosi, procedano subito ad estendere le concessioni ferme al 2020 per liberare gli investimenti e le potenzialità turistiche ed economiche che caratterizzano questi territori e per evitare gravi danni economici al turismo ed al suo indotto”.

“Dopo 10 anni di mancato riordino lo Stato deve darci una materia riorganizzata a decorrere dal 2034 – prosegue Maurelli – Da questo punto di vista, anche dopo la pronuncia molto chiara del TAR di Lecce, si conferma la necessità di aprire una nuova fase di censimento formale delle concessioni e delle aree demaniali ancora disponibili, per mettere a sistema l’intero comparto turistico balneare italiano e ripristinare la sua competitività e del suo indotto anche alla luce del quadro pandemico. In proposito siamo certi che la Conferenza Stato-Regioni di prossima convocazione saprà fornire alle Regioni un segnale chiaro in questo senso”.




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