Sophie Backsen (nella fotto di Welters/Greenpeace) ha 22 anni e vive sull’isola di Pellworm, in Germania, dove la sua famiglia da 300 anni lavora in una fattoria. L’isola è solo due metri sopra il livello del mare e il riscaldamento climatico rischia di far scomparire l’attività secolare di famiglia. Da qui la scelta della giovane studentessa di agraria di iniziare la sua battaglia in difesa di casa, facendo causa al Governo.
Al centro della diatriba la legge del 2019 che stabilisce i passi della Germania verso un futuro più eco-sostenibile. I giudici del Tribunale Costituzionale Federale di Karlsruhe hanno dato ragione a Sophie (supportata da diverse associazioni ambientaliste tra cui Greenpeace) ritenendo che la legge tedesca per raggiungere i suoi obiettivi è troppo lenta, lasciando il grosso dello sforzo (e dei disagi) alle future generazioni. Insomma il Governo deve fare di più adesso e deve rivedere la legge.
La situazione del Governo in Germania e la scelta di Sophie nella sua fattoria sull’isola
La Germania, a differenza dell’Italia, permette anche ai singoli cittadini di appellarsi alla Corte Costituzionale. Il dibattitto su un futuro eco-sostenibile nel paese è molto sentito anche in vista delle prossime elezioni. Per la prima volta nella storia, secondo i primi sondaggi, il paese potrebbe vedere una vittoria dei Verdi. Sophie è stata subito associata a Greta Thunberg, ma lei ha spiegato che la sua è quasi una “battaglia personale” perché in ballo è la sopravvivenza della sua isola e dell’azienda di famiglia con le sue pecore e i suoi bovini. Tuttavia Sophie ha già fatto la sua parte. Non solo vincendo in tribunale contro il Governo, ma convertendo il suo allevamento in 100% biologico. Gli allevamenti intensivi sono infatti un altro grande tema della battaglia ecologista. Insomma la giovane tedesca non solo predica, ma razzola anche bene dando il buon esempio in casa propria.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.