Lo scorso 4 dicembre le associazioni ambientaliste di Rimini e zone limitrofe hanno presentato una serie di osservazioni per esprimere “la netta contrarietà per molteplici motivi” per quanto riguarda la richiesta di permesso per la Beach arena per la stagione estiva del 2020: ovvero l’utilizzo, per due mesi estivi, di una porzione di spiaggia libera, davanti alla colonia Bolognese di Miramare per farci degli spettacoli.
In primo luogo, secondo gli ambientalisti l’area di litorale è “notoriamente sito di nidificazione di alcuni esemplari di fratino, specie rigorosamente tutelata dalle norme italiane ed europee”. E il mese di giugno è un “cruciale”.
Già lo scorso anno creò “molto scalpore” la concessione di quell’area per il Jova Beach Party e “tutte le associazioni e moltissimi cittadini si batterono contro quello sciagurato evento”. In secondo luogo, si tratta di “una delle poche spiagge libere del riminese e concederla così a lungo per uso privato, magari con l’aggiunta di altre concessioni per la parte successiva della stagione estiva, lede il diritto di molti cittadini a poter usufruire di una spiaggia libera, diritto normato e tutelato”.
Infine l’area è stata individuata dall’amministrazione comunale come “sito di ripristino delle dune costiere”. Gli spettacoli, proseguono le associazioni, devono svolgersi “in ambiti a ciò deputati, senza occupare, e per lungo tempo, spazi di pubblica utilità e danneggiare la fauna e la flora”.
Da questo punto di vista, stigmatizzano, è “paradossale togliere alberi per fare piste ciclabili, la progettazione dovrebbe sempre tener conto dei valori esistenti”. Principio questo che sarà ribadito nell’incontro con l’assessore all’Ambiente Anna Montini previsto per il prossimo 12 dicembre.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.