Località di mare

Ancona, appello dei cittadini: il Porto storico Patrimonio dell’Unesco

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Appello di cittadini e associazioni per far riconoscere il porto storico di Ancona, disegnato da Luigi Vanvitelli nel ‘700, che si estende tra la Mole e la lanterna, racchiudendo 27 reperti storico monumentali, come patrimonio Unesco.

È uno degli obiettivi del nuovo «Comitato Porto Storico di Ancona, valorizziamolo», formato da residenti e cittadini, con il supporto tra gli altri di Italia Nostra. Ma il sodalizio, hanno detto oggi Maurizio Sebastiani, presidente di Italia Nostra Marche, e Fausto Pugnaloni, senior professor di Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, intende anche contrastare il progetto di banchinamento del Molo Clementino, che porterebbe nel cuore del porto antico le grandi navi da crociera, con la costruzione di una nuova banchina lunga 350 metri e larga 60, verso il mare, con «la trasformazione fisica», anzi «lo stravolgimento» di tutta l’area, un «ulteriore impatto inquinante, l’aumento esponenziale del traffico veicolare, la »cementificazione« di una zona dove si trovano i reperti archeologici del porto traianeo, l’Arco di Traiano e l’Arco Clementino. Il traffico veicolare, tra l’altro si muoverebbe su un percorso ovale, al cui interno rimarrebbero tutti i monumenti, non più fruibili quindi alla popolazione.

La questione ambientale “è assolutamente importante” ha sottolineato Pugnaloni, ricordando la pioggia di fuliggine che qualche mese fa annerì le strade circostanti lo scalo. Non ci sono solo le grandi navi: il Comitato chiede anche lo spostamenti dei traghetti verso la banchina Marche e l’area Zipa, che potrebbe assorbire tutto il traffico all’imbarco e sbarco. Una modifica che permetterebbe anche di eliminare le barriere di sicurezza, restituendo alla città il libero accesso al porto. Tutela della salute dei cittadini, abbattimento degli inquinanti, ripristino delle centraline per il controllo delle emissioni, la riapertura della Stazione Marittima e l’attuazione del progetto di metropolitana di superficie, oltre naturalmente alla valorizzazione dei monumenti nell’area portuale sono gli altri obiettivi del Comitato, che mira ad una »qualità complessiva delle proposte e dei progetti per tutta l’area”

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