Nautica

Gioia Tauro, l”Autorità portuale consegna le chiavi di un capannone alla Medrepair Italia

L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha consegnato le chiavi di un capannone alla Medrepair Italia, azienda che si occupa di manutenzione e riparazione container dry, reefer e del deposito dei contenitori oltre che alla loro ispezione e al monitoraggio, nonché all’assistenza del contenitore a bordo nave e a terra.

“Si è giunti a questo nuovo traguardo – è detto in un comunicato dell’Autorità – completando un complesso iter istruttorio per l’asservimento della relativa concessione demaniale marittima. Tutto ciò ha permesso all’Ente, guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, di individuare la Medrepair Italia quale azienda idonea ad assicurare lo sviluppo delle attività retroportuali, attraverso l’operatività di un’azienda che punta a completare i servizi offerti dallo scalo calabrese”.

Medrepair è un’azienda specializzata nella gestione dei contenitori reefer con prestazioni logistiche personalizzate e ideate per le differenze esigenze.

“E’ stata una scelta – afferma il commissario straordinario Andrea Agostinelli – coerente con la visione di un terminal non solo destinato ad attività di puro transhipment, ma anche dotato di servizi accessori, quelli di riparazione e manutenzione di container, con un significativo valore aggiunto”. A Gioia Tauro l’azienda occuperà un capannone situato nell’area retroportuale e funzionale all’attività di transhipment del terminalista e di tutte quelle operazioni collaterali, legate al trasporto merci su container e, quindi, alla loro relativa manutenzione. “Nello specifico, dal piano industriale presentato dalla Medrepair Italia all’Autorità portuale di Gioia Tauro – è detto ancora nel comunicato – l’azienda punta a servire direttamente il terminalista, che ha già manifestato la volontà di avere questo servizio in un’area adiacente alla propria area in concessione. Medrepair Italia procederà all’assunzione di sei figure professionali, da aggiungere alle cinque già presenti, che andranno, così, anche ad accrescere il livello occupazionale offerto dall’infrastruttura portuale al territorio che la ospita”.

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