L’apertura delle frontiere per le persone e per le forniture “ma a 360 gradi, non con corridoi turistici tra alcuni Paesi e regole di quarantena non coordinate”: è quello su cui in queste ore Confindustria Nautica sta facendo pressing a livello europeo. Una posizione espressa durante la videoconferenza di ieri, organizzata da Ebi (European Boating Induustry) a cui ha preso parte il vicepresidente dell’associazione, Piero Formenti.
Durante il dibattito, a cui ha preso parte anche l’ambasciatore permanente aggiunto d’Italia presso l’Unione Europea a Bruxelles, Michele Quaroni, si è focalizzata l’attenzione sulla situazione e le criticità dell’industria Nautica italiana, e le misure europee a sostegno delle aziende della filiera.
Formenti, Confindustria Nautica: “Abolizione delle restrizioni alle frontiere”
Formenti di Confindustria Nautica ha ribadito che, fra le misure da attuare subito, ci sono appunto l’apertura dei confini per le catene di fornitura e la consegna delle imbarcazioni.
La richiesta è che venga attuato il Pacchetto turismo dell’Ue in tutti i Paesi, con la piena apertura della Nautica, delle infrastrutture e l’abolizione delle restrizioni alle frontiere, e messo in campo un fondo europeo di garanzia del turismo che includa le attività del comparto nautico.
“Nel medio termine si deve lavorare per inclusione dell’industria Nautica nel Fondo europeo per la ripresa industriale per sostenere il calo del livello degli investimenti e il sostegno finanziario dell’UE per una campagna di promozione del turismo nautico intracomunitario/domestico”, ha affermato Formenti.
Per approfondire le ulteriori tematiche di cui si è dibattuto, è possibile consultare questo link: Navigazione e Turismo Nautico, il punto con i principali decisori dell’UE.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.