Quali sono i tipi di vela? Innanzitutto, per vela si intende una superficie di tela o di un altro materiale che sfrutta l’energia cinetica del vento per muoversi. Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento di barche che ricorrono a sistemi di propulsione alternativi: la vela, tuttavia, continua ad essere utilizzata, in particolar modo nella nautica da diporto e a livello sportivo. Non tutte le vele, ovviamente, sono uguali, bensì ne esistono di diverse tipologie.
Le barche a vela: un po’ di storia
Si tratta di uno dei più antichi sistemi di propulsione, con le prime tracce di imbarcazioni a vela che risalgono addirittura al 6000 a.C., ed è da sempre utilizzata nella nautica per il movimento delle barche. Greci, Fenici e Arabi sono ricorsi all’uso di barche a vela per ottenere e conservare il monopolio delle rotte marittime.
Fin dall’età antica, le vele più diffuse sono state quelle quadre, montate su pennoni perpendicolari e incapaci di risalire il vento. Anche con la diffusione delle vele triangolari, quelle quadre hanno continuato ad essere utilizzate nei secoli d’oro della navigazione (dal 1500 al 1800).
Le vele latine hanno fatto il loro debutto nel panorama europeo a partire dal secolo IX e continuano ad essere ancora oggi utilizzate in tutto il modo, come confermano anche diversi eventi sportivi che le vedono protagoniste.
Alla fine del 1800, i nuovi sistemi di propulsione supereranno in numero le barche a vela, che continuavano ad essere costruite solo in Canada, Norvegia e Italia. Sembrava la fine per un’imbarcazione rudimentale e antica, che però, con il tempo, avrebbe continuato a mantenere il suo appeal.
I principali tipi di vela
- La vela quadra fa parte dei tipi di vele antiche: presenta la forma di rettangolo o di trapezio isoscele, in quanto agiva ad angolo retto rispetto al moto della nave. Si trattava di una vela adatta alle andature portanti, ma non era indicata per risalire il vento. La vela quadra, tipica dei grandi velieri del passato, prende il nome per il pennone orizzontale a cui è issata: essa veniva realizzata cucendo fianco a fianco vari teli di canapa, noti come ferzi, e veniva rinforzata da corde che ne seguivano il perimetro e da altri teli che andavano a raddoppiare il supporto nei punti in cui lo sforzo era maggiore.
- La vela aurica appartiene ai tipi di vela che presenta una forma trapezoidale e si stende a poppa degli alberi. Questa viene inferita, ovvero fissata, e mantenuta tesa da un pennone detto picco (nella parte superiore) e da una trave detta boma (nella parte inferiore).
- Le vele latine presentano una forma triangolare tipica dei velieri romani e vengono tenute tese da un’antenna che viene diagonalmente issata sull’albero. La vela latina, che negli ultimi anni sta vivendo una rinascita con numerosi eventi sportivi che la vedono come protagonista, presenta tre angoli: l’angolo di mura, l’angolo di drizza e l’angolo di scotta.
- Le vele bermudiane hanno anch’esse una forma triangolare, e sono tenute tese dall’angolo superiore, inferite lungo un lato all’albero e fissate alla base o al boma. Originata dai piccoli vascelli che dovevano percorrere le acque dell’omonimo arcipelago, presenta nei modelli più recenti, specialmente quelli utilizzati negli sport, l’angolo di mura che non è fisso ma fa capo ad una manovra corrente che permette la regolazione della tensione della caduta prodiera.
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Altri tipi di vele
- Il fiocco è una vela di prua strallata dalla forma triangolare. Questa viene issata sull’albero chiamato bompresso, sugli stargli e sulle draglie di prua e permette di rimanere in pieno controllo della prua della barca contribuendo allo stesso tempo alla capacità dell’imbarcazione di risalire il vento.
- La randa, sempre triangolare, è invece una vela di poppa: viene inferita sull’albero e alla base del boma e permette anch’essa di risalire il vento in combinazione, quando presente, con il fiocco
- Spinnaker e Gennaker: sono vele non strallate e a pallone e vengono utilizzate entrambe nelle andature portanti. Per quanto siano molto simili, la differenza sta nel fatto che il Gennaker presenta una struttura asimmetrica e può essere murato a prua su un bompresso.
- Il Genoa è invece una vela triangolare di prua: molto simile al fiocco di cui ripropone quasi tutte le caratteristiche. La vera differenza è dovuta dalle dimensioni maggiori del Genoa, che si estende verso poppa e può arrivare a sovrapporsi con la randa.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.