L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale di Trieste e la compagnia pubblica che gestisce Baku in Azerbaijan, ovvero l‘International Sea Trade Port hanno firmato un memorandum d’intesa che formalizza una cooperazione, in parte già avviata, tra il porto della capitale azera e quello di Trieste, idealmente posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica.
La sigla è avvenuta nel corso del Business Forum Italia–Azerbaijan tenutosi ieri alla Farnesina, durante il quale diversi interventi, ad iniziare da quello del presidente dell’Ice, Carlo Ferro, hanno richiamato il ruolo chiave di Trieste e di Baku, nel quadro di crescita delle relazioni economiche bilaterali e di traffico dell’area.
Il Porto di Baku in Azerbaijan, opportunità di connessione con l’Italia
Tra gli obiettivi della firma, quelli di sviluppare non solo sinergie nel campo dei traffici e dei servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, ma anche attività di trasferimento di conoscenze e buone pratiche, in ambiti quali la gestione delle free trade zones, l’Ict, training del personale e sviluppo di politiche portuali innovative mirate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza.”Ambiti nei quali – ha sottolineato Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – il porto di Trieste possiede un posizionamento altamente qualificato che risulta di elevato interesse per partner stranieri collocati in aree in sviluppo”.
“Le relazioni con il porto di Baku – ha concluso D’Agostino – si sono ulteriormente rafforzate proprio grazie a questo memorandum, che rappresenta una nuova occasione di sviluppo delle politiche di internazionalizzazione del nostro sistema portuale nell’ambito delle reti globali”. Sull’importanza della nuova partnership si è soffermato anche Taleh Zyadov, direttore del porto di Baku.
“Il protocollo che abbiamo firmato con Trieste – ha affermato Zyadov – apre nuove opportunità per entrambi i porti che fungeranno da hub determinanti nel corridoio centrale che collega la Cina e l’Europa attraverso l’Azerbaijan“.
La direttrice di traffico trans-caspica rappresenta un’area in forte crescita, in quanto parte del sistema delle nuove rotte globali a sud della Russia, che congiungono Estremo Oriente e Europa Occidentale, sfruttando anche il potenziale delle nuove infrastrutture ferroviarie dell’Azerbaijan, come le linee con la Georgia Baku-Batumi o quelle con la Turchia Baku–Kars.
In questo quadro, lo scalo di Baku, il più grande del paese, con i nuovi investimenti nella zona di Alat, e quello di Trieste, risultano in una posizione strategica di cerniera mare-terra, rispettivamente nella zona Centrasiatica e Europea. L‘Azerbaijan, con 10 milioni di abitanti e un Pil di oltre 48 miliardi, sta portando avanti la sfida di diversificare la sua economia dal petrolio che ne rappresenta circa il 35%, diventando un hub commerciale, posizionandosi come crocevia per gli scambi tra Europa e Cina ed Asia meridionale e Russia.
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In ques’ottica, le risorse del paese saranno nei prossimi anni prevalentemente investite in infrastrutture stradali, portuarie e ferroviarie. Aperto dal presidente della Repubblica dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, in visita ufficiale in Italia e dal ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, al forum erano presenti circa 90 rappresentanti azeri di imprese appartenenti a diversi settori (agro-industria, infrastrutture, energia, Ict, tessile) e circa 170 imprese ed enti italiani.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.