Il Rising Sun, superyacht di 140 appartenente al produttore discografico e cinematografico statunitense David Geffen, ha ormeggiato nella giornata di ieri a Mergellina, il Porto di Napoli.
Dopo le critiche ricevute a seguito del negato approdo al superyacht di Bernard Arnault, la Capitaneria di Porto insieme all’Autorità di Sistema Portuale ha accordato il permesso ad attraccare in una banchina dove solitamente vengono ospitate unità di grandi dimensioni come le navi da crociera.
L’eccezione alla regola per i superyacht a Mergellina
L’unità è stata approvvigionata con circa 200mila litri di carburante forniti con l’impiego di 6 autobotti che hanno potuto raggiungere agevolmente il terminal operando in piena sicurezza. Il Rising Sun è salpato oggi per proseguire nella sua navigazione.
La scelta farà sicuramente discutere, considerato il recentissimo episodio che ha coinvolto la seconda persona più ricca al mondo. In quel caso, la Capitaneria di Porto si è giustificata affermando di non aver ricevuto alcuna richiesta di accosto e che, in ogni caso, l’ormeggio di uno yacht di quelle dimensioni (101 metri), non poteva essere accettato nel porto di Mergellina, in quanto avrebbe rappresentato un rischio per le unità in entrata e in uscita, alle quali sarebbe stata oscurata la visione dei fanali rosso e verde.
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L’episodio aveva seguito quello di qualche anno prima, accaduto nel 2019 con Barry Diller che, possedendo uno dei più grandi yacht a vela, non ha ricevuto il permesso di attraccare a Mergellina con il suo 90 metri: da regolamento nel porto, infatti, non è consentito l’accesso oltre i 75 metri. Allora cosa è cambiato? Perché fare un’eccezione? Per provare a stemperare i toni della polemica degli scorsi giorni? Il rischio, a dire il vero, potrebbe essere quello di creare l’effetto contrario.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.