Viaggi e stili di vita

In tempi di Lockdown torna il Grand Tour ma in chiave moderna

In tempi di Lockdown torna il Grand Tour ma in chiave moderna

In tempi di Lockdown torna il Grand Tour ma in chiave moderna, e l’Italia è sottochiave ma la voglia di viaggiare è tanta nonostante tutto.

Lo si farà di nuovo ma in modo diverso ed è molto probabile che alcune delle motivazioni che ci spingevano a partire prima resteranno valide anche in futuro.

Per questo Vrbo® ha pubblicato Il primo Osservatorio sulle vacanze in famiglia dal quale emergono le ragioni per cui le famiglie italiane viaggiano assieme ai propri figli e un breve vademecum su come “sognare il viaggio in famiglia” anche in queste settimane.

“Dall’osservatorio emergono come fattori ever green all’insegna del ‘viaggio che inizia da casa’, come si usava fare all’epoca del Grand Tour, per i viaggi in famiglia: la ricerca dell’autenticità, e le motivazioni per cui i genitori di oggi decidono di far viaggiare i loro figli – dichiara Elisabetta Luise, Responsabile comunicazione per l’Italia di Vrbo – secondo i dati emersi in una ricerca che abbiamo condotto nel 2019 su nove paesi europei, i genitori italiani, infatti, scelgono di far viaggiare i loro figli per: fargli acquisire una mentalità più aperta e una maggiore tolleranza verso etnie e stili di vita diversi (58%); per stimolarli ad interessarsi ad altre culture e lingue (53%) e per offrire loro un arricchimento del proprio bagaglio culturale, dandogli così una marcia in più nella vita (51%), motivazioni che abbiamo tutte le ragioni di credere – aggiunge – rimarranno valide anche per i futuri viaggi in famiglia, soprattutto dopo un periodo di proibizione e riflessione come quello che stiamo vivendo.” 

Un altro dato indicativo è che il 49% dei genitori con figli da 0 a 15 anni nel Bel Paese non ha mai varcato i ‘Patri Confini’ da bambino, trend decisamente invertito per il 25% dei figli, che invece ha visitato già dalle 4 alle 6 nazioni.

Viaggi in famiglia, il possibile ritorno del Grand Tour in chiave moderna

I dati che emergono dall’Osservatorio fanno intravedere gli elementi su cui si basa una sorta di vademecum per prepararsi ai prossimi viaggi in questo periodo di lockdown da casa, che al pari di ogni Grand Tour che si rispetti, conserva aspetti positivi e nobili quali: la ‘misura’ e la rilevanza culturale che avevano i viaggi quando il mondo andava ad una velocità diversa.

  1. Fantasticare sulla destinazione – anche in tempi di lockdown e come facevano le famiglie facoltose di 200 anni fa, possiamo sognare e pianificare insieme ai nostri figli le destinazioni da visitare consultando vecchi e polverosi atlanti geografici o più comodamente su internet, come già facevamo nel 50% dei casi nel 2019
  2. Pianificare il viaggio e cosa vedere – già nel 2019 coinvolgevamo i nostri figli nel 55% dei casi nelle scelte delle attività da fare insieme una volta arrivati a destinazione, sicuramente questa pratica potrà aiutarci, oltre a stimolare la loro immaginazione, ad insegnare loro usanze diverse che appartengono a culture di tutto il mondo
  3. Immergersi nella cultura che si andrà a visitare – nel 2019 già il 23% dei genitori si spingeva ad insegnare ai propri figli qualche parolina nella lingua del paese che si sarebbe visitato e addirittura il 19% si cimentava in piatti locali per iniziare ad assaporare la vacanza

Questi tre consigli possono essere tutti seguiti da casa e permettere ai genitori di far conoscere il mondo ai propri figli, in attesa di poter viaggiare nuovamente. Ogni settimana si possono scegliere destinazioni nuove all’insegna della curiosità e dell’immaginazione aumentando il bagaglio culturale dei nostri figli e perchè no scegliere anche l’alloggio ideale per viverle in pieno l’autenticità del luogo, condividendole con amici e famiglia virtualmente tramite le Bacheche di Viaggio online su Vrbo.

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