Nautica News dal mare

Siccità nel fiume Po, in alcune zone impossibile spostare le barche

fiume po

L’emergenza siccità non conosce stop: la portata del fiume Po, infatti, sta raggiungendo la soglia drammatica dei 100 metri cubi al secondo. La media rilevata a Pontelagoscuro, ultimo rilevamento prima del delta, è stata effettuata a luglio ed è pari a 160,48 metri cubi al secondo, ben il 32,29% in meno dell’ultimo record negativo di portata media mensile, che risale al luglio 2006. Tra tutte le criticità che derivano da questa situazione e che rischiano di influenzare la vita di tutti i giorni se ne aggiunge un’altra, ovvero l’impossibilità, in alcune zone, di spostare barche e unità da diporto.




Dati ai minimi storici nel fiume Po

Non sono stati sufficienti i temporali che hanno dato un po’ di tregua dal caldo che si sta abbattendo in queste settimane. Nonostante qualche timido aumento di portata, infatti, i dati rimangono allarmanti, come testimoniato dalle recenti osservazioni dell’ANBI. In Piemonte, per fare un esempio, dove sono caduti circa 30 mm di pioggia in 7 giorni, si è registrato un incremento di poco più di 27 metri cubi al secondo nella portata del fiume Tanaro, quasi azzerata la scorsa settimana.“Le dighe della baraggia biellese e vercellese (Ingagna, Ostola e Ravasanella) stanno trattenendo appena 4,83 milioni di metri cubi d’acqua, cioè quasi il 50% dei volumi registrati nel siccitoso luglio 2017 e circa il 60% in meno della media del periodo”, ha precisato l’ANBI.

Le immagini catturate dal drone testimoniano quanto il livello del Po sia molto al di sotto delle consuete aspettative dei mesi estivi. Il Laboratorio GEOSAR dell’INGV, che ha utilizzato i dati SAR di Sentinel-1, satellite capace di catturare immagini della superficie terrestre sia di giorno che di notte e in qualsiasi condizione atmosferica, sottolinea come il fiume Po abbiamo modificato in questi anni la portata delle sue acque. Il nodo della questione sta, com’era prevedibile, nella mancanza di precipitazioni.




LEGGI ANCHE: La prima barca ecologica made in Sardegna sarà costruita a Olbia

Agricoltura e non solo: anche la nautica soffre la grave crisi di siccità che si sta verificando nel fiume Po, indipendentemente dalla regione, con il panorama che appare decisamente modificato: al posto dell’acqua troviamo ora distese di alghe verdi. All’altezza del Ponte della Becca, in provincia di Pavia, risulta infatti impossibile spostare le barche e anche le strutture galleggianti situate sulla sponda del fiume appaiono più basse di almeno un paio di metri rispetto a quanto era stato previsto in fase progettuale.

Iscriviti alla Newsletter per rimanere aggiornato su tutte le news!

Leggi anche

Al via oggi la Barcolana54 di Trieste: dieci giorni di festa in mare e a terra

Redazione

Area marina protetta alla Riserva dello Zingaro: il crowdfunding dell’Isvam

Redazione

Il primo scafo Amels 60 inizia la fase di allestimento

Redazione

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.