Località di mare

L’isola di Procida si candida a Capitale Italiana della Cultura per il 2021

L’isola di Procida si candida a Capitale Italiana della Cultura per il 2021 e sceglie di farlo attraverso un percorso di co-creazione condivisa, che culminerà con la presentazione del dossier il 2 marzo alla commissione del MiBact. La presentazione dell’iniziativa martedì 4 febbraio 2020 alle 11 nella sala Mariella Cirillo nella sede della Città Metropoplitana in piazza Matteotti.

Il percorso è cominciato con l’articolazione di un Comitato Promotore formato da importanti realtà istituzionali e associative pubbliche e private, che in varia forma già collaborano con il Comune di Procida.
La regia della candidatura, del processo di co-creazione e del programma culturale del dossier, è affidata al Direttore della candidatura Agostino Riitano, già project manager supervisor di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, che motiva così la visione, il metodo e i valori: “Per la creazione di un progetto come quello della Capitale Italiana della Cultura è importante attivare l’intelligenza collettiva della comunità. Un’intelligenza distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale e che possa generare un coinvolgimento effettivo delle capacità, delle competenze e dei desideri di tutti. Un progetto che è innanzitutto lo sviluppo di un’azione di innovazione culturale e sociale per la comunità procidana.”

Nel processo di candidatura, fondamentale si sta dimostrando l’apporto della cittadinanza attraverso “Procida Immagina”, un percorso di co-creazione partecipata con i cittadini mediante la costituzione di tre tavoli di lavoro. I tavoli, incentrati su temi quali inclusione sociale e accessibilità, giovani e nuove tecnologie, turismo culturale e destagionalizzazione, sono guidati rispettivamente da tre esperti che supporteranno i cittadini nelle riflessioni e nel processo di creazione collettiva.  

Sempre nell’ottica della co-creazione partecipata “Procida Immagina” prevederà inoltre una chiamata pubblica in collaborazione con l’ANCIM, Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori, per invitare sull’isola di Procida ventuno cittadini residenti nei trentasei Comuni delle piccole isole allo scopo di generare un pensiero critico dal basso sulle politiche e la produzione culturale nelle isole minori.

Il conto alla rovescia verso la consegna del dossier di candidatura, scandirà il tempo del primo progetto culturale generato con la partecipazione dei cittadini. Legami del mare. Prove generali di un museo è il progetto di una mostra temporanea allestita mediante la raccolta di oggetti che i cittadini procidani sono invitati a prestare temporaneamente al Museo Civico di Procida, per allestire un percorso che descriva il legame tra l’Isola di Procida, e i suoi abitanti, con il mare. Le storie racchiuse in un piccolo angolo di mare, sono testimoni di eventi e fatti che hanno portato condizionamenti fino alla terraferma in una linea del tempo che è possibile tracciare dall’età del bronzo ai giorni nostri, verso l’anteprima di apertura del Museo Civico dell’isola il 3 marzo 2020. 

In occasione della conferenza stampa, infine, verranno rivelati logo e immagine coordinata della candidatura di Procida a Capitale della Cultura 2021 ad opera di Paolo Altieri, “procidano di cuore” e Creative Director dell’Agenzia Altieri associati/communication design.

La capitale italiana della cultura è una città che viene designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Selezionata da una commissione di esperti tra una shortlist di città candidate, per un anno la città vincitrice avrà la possibilità accendere i riflettori sulla sua vita sociale e culturale. L’iniziativa della Capitale Italiana della Cultura è volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo.

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