Un miglio di distanza separa Giancarlo Pedote dal suo diretto rivale Isabel Joschke su MACSF: è sempre in decima posizione, lo skipper italiano, che adesso sta sfidando le onde dell’Oceano Indiano, tra la latitudine di Biona Speranza e del Madagascar.
Le sorprese arrivano in piena notte, tra le onde alte, in questo Vendée Globe ricco di suspense.
I cambi al vertice dei giorni scorsi avuti con gli incidenti e le collisioni che hanno stravolto il podio della classifica rendono chiara la situazione magmatica che si sta vivendo nella regata. Complice il mare, come racconta Giancarlo.
Pedote: “Notte movimentata, bisogna adattare la velocità al moto ondoso”
“La notte è stata molto movimentata: il mare è molto incrociato, per cui è necessario adattare la velocità della barca al moto ondoso (alla durata delle onde) per evitare che la barca pianti la prua nelle onde, bloccandosi. In queste condizioni a volte una surfata ad oltre 25 nodi finisce in uno stop dato dall’onda successiva, e non è l’ideale…”.
Vendée Globe, Pedote è vicino a Joschke
Adesso al Vendée Globe Pedote è vicino a Joschke. naviga nell’Oceano Indiano, tra la latitudine di Buona Speranza e del Madagascar, ancora in decima posizione, ma adesso a un solo miglio di distanza da MACSF, che con l’andatura attuale dovrebbe superare al prossimo rilevamento.
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Doveroso, però, sarà anche riposare: “Questa note non ho dormito molto, perché la barca saltava continuamente. Ma è così, sapevamo che il Grande Sud non era una passeggiata attorno all’anticiclone delle Azzorre! Il programma della giornata è continuare a navigare direzione Est. Se il vento gira potremo anche scendere verso Sud per avvicinarci alla Zona dei Ghiacci, e cercare di restare il più vicino possibile ai miei amichetti lì davanti..”.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.