Ferdinando Magellano è passato alla storia per lo stretto che porta il suo nome e per essere stato il primo europeo a circumnavigare la terra (anche se in realtà l’impresa fu portata a termine dal suo equipaggio, perché lui morì prima). Tuttavia non molti sanno che le imprese di Magellano sono diventate note al mondo grazie a un italiano: Antonio Pigafetta.
Ma vediamo cosa ha fatto il portoghese Magellano, perché un importante stretto porta il suo nome e qual è stato il ruolo dell’italiano Pigafetta che navigò con lui.
Come venne scoperto lo Stretto di Magellano
Come spesso accade per le scoperte rivoluzionarie, non sempre queste erano l’obiettivo del ricercatore. Lo scopo principale di Magellano non era scoprire lo stretto che porta il suo nome, né probabilmente intendeva circumnavigare la Terra. Piuttosto l’esploratore cercava una rotta alternativa per arrivare all’arcipelago indonesiano delle Molucche, ai tempi noto come isole delle Spezie.
Essendo la rotta “ufficiale” in mano ai portoghesi, Magellano riuscì a convincere il re di Spagna, concorrente dei lusitani, a finanziare l’impresa con cinque navi e 237 uomini. Tra questi riuscì a imbarcarsi, proprio sulla nave di Magellano, il vicentino Antonio Pigafetta che si conquistò la fiducia dell’esploratore e diventò il suo criado (una sorta di segretario personale).
La scoperta dello stretto di Magellano
Magellano era convinto che ci fosse un passaggio al sud del Rio de La Plata che gli avrebbe aperto il cammino verso le Molucche. Tuttavia di questa intuizione non c’era nessuna prova e il suo viaggio non fu per niente facile. Partito nel settembre del 1519 dalla Spagna, dopo più di un anno non era riuscito a trovare questo passaggio. Nel frattempo aveva perso una delle navi per naufragio e un’altra per diserzione. Inoltre Magellano era portoghese, mentre molti marinai erano spagnoli, cosa che dopo un anno di navigazione infruttuosa sicuramente non rasserenava gli animi.
Dal racconto di Pigafetta sappiamo che, nell’autunno del 1520, Magellano esplorava ogni anfratto della costa presente nell’estrema punta del Sud America, finché nel novembre di quell’anno, finalmente imboccò la via giusta.
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Quando, dopo aver percorso circa 500 km in questo stretto, sbucò in un mare sconosciuto agli europei, l’Oceano Pacifico, lo stesso Pigafetta racconta che il capitano pianse di gioia. Tuttavia Magellano non riuscì a godere della sua impresa. Nel 1521, giunto nelle Filippine, fu ucciso in una battaglia contro gli indigeni.
Pigafetta, un italiano ha fatto conoscere Magellano e lo stretto
Ci volle oltre un anno perché la Victoria, l’unica nave superstite, tornasse in Europa. A bordo, delle oltre 200 persone impiegate nell’impresa di Magellano, ne erano rimaste solo 18. Tra queste c’era il vicentino Antonio Pigafetta che tra il 1524 e 1525 pubblicò a Venezia la Relazione del primo viaggio intorno al mondo, basato sui suoi diari di viaggio. È grazie a questo italiano che sono adesso note le imprese di Magellano ed è sempre grazie alla minuzia di Pigafetta che si capì che circumnavigando il mondo nel senso in cui loro avevano fatto, si sarebbe visto il sole sorgere una volta in meno.
Redazione Sport di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.