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Davies (New Zealand): “Più team per la prossima Coppa America e una revisione degli AC75”

nuovi team per la coppa america e nuove regole per gli ac75 parla davies

Una Coppa America con qualche team in più e nuove regole per gli AC75. Sono alcuni dei punti trattati da Ray Davies, allenatore del Team New Zealand e un uomo chiave nel design dell’AC75 dei kiwi, in una lunga intervista al Yacht Racing Life podcast.

Davies ha innanzitutto fatto riferimento alla regola che vorrebbe che i team costruissero una sola barca, così da abbattere i costi di partecipazione e far arrivare nuove squadre per la prossima edizione della Coppa, oltre ai 4 che hanno preso parte alla 36esima America’s Cup. “Vogliamo vedere più squadre. È difficile sapere quale sia il numero giusto, almeno un paio in più sarebbe fantastico“, ha dichiarato Davies.




L’allenatore dei kiwi ha anche fatto presente che ci sarà una revisione da fare sulla classe degli AC75: “L’intero processo di ciò che faremo con la classe delle barche richiederà un po’ di tempo, non perché vogliamo prendere tempo, ma perché c’é bisogno di un’adeguata revisione”. Questo punto sarà chiaramente centrale anche per gli italiani di Luna Rossa. Davies ha infatti dichiarato che le nuove regole potrebbero riguardare la randa, la dimensione del ring, ma anche il numero di grinder e di timoni. Considerando che Luna Rossa è stata l’unica barca ad avere due timonieri, le nuove regole potrebbero impattare non poco sul nuovo AC75 italiano.

Dove si terrà la prossima Coppa America

Davies non si è sbilanciato invece su un altro punto centrale della prossima Coppa America, ovvero dove si terrà. Non ha fatto cenno all’ipotesi, caldeggiata da Ineos, di una Coppa a due intorno all’Isola di Wight, ma ha ribadito che non si prenderà una decisione prima che siano passati 90 giorni dall’ultima regata di Coppa America. È questo infatti il tempo che Team New Zealand ha dato alla città di Auckland e al governo neozelandese per avanzare una proposta per tenere la competizione nel golfo di Hauraki. Una sorta di diritto di prelazione dato al governo del team del defender. Tuttavia Davies non ha escluso altre soluzioni: “È tutto ancora aperto. Ci sono tutta una serie di opzioni, ma dobbiamo cercare di capire qual è la migliore e cosa è effettivamente fattibile anche in questo clima” – ha concluso.

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