Viaggiare per il mondo a bordo del Royal Yacht Britannia è “come sentirsi a casa”, affermava la Regina Elisabetta d’Inghilterra, morta oggi all’età di 96 anni. La Regina si lascia alle spalle un regno di oltre 70 anni: “London Bridge is down” (il London Bridge è caduto) risuona dal Regno Unito per annunciare la dipartita della Sovrana, che tanto amava navigare a bordo del suo Britannia.
Molto più di una nave per la Regina Elisabetta
Il Royal Yacht Britannia, costruito in Scozia nel 1953 ed utilizzato dalla Famiglia Reale in occasione di 968 viaggi ufficiali, è molto più di una nave. Si tratta di un vero e proprio monumento, che nei suoi anni di servizio ha percorso più di un milione di miglia marine, facendo scalo in 600 porti di più di 130 paesi differenti, con una media di un giro del mondo all’anno.
La nave non venne usata soltanto dalla Regina Elisabetta II, ma anche dagli altri reali per ogni genere di esigenza, che fosse questa una vacanza, un affare diplomatico, economico o addirittura la luna di miele del Principe Carlo con la sua consorte Lady Diana.
Il Britannia era l’unico posto al mondo in cui la Regina Elisabetta si sentisse libera di essere se stessa. Dopo 44 anni di onorevole servizio, proprio la Sovrana prese la decisione di mandare la nave in pensione, conferendole l’immortalità sotto forma di museo.
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Proprio a causa dell’attaccamento di Elisabetta all’imbarcazione, la Regina pianse una delle sue rare lacrime in occasione del suo ultimo viaggio. Non ci sono dubbi che oggi, invece, a versare lacrime sia proprio il suo amato Britannia.

Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.