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Confindustria Nautica, record di fatturato con 6 miliardi nel 2021

Confindustria nautica

Non tutti i settori dell’economia italiana sono stati messi in ginocchio dalla crisi pandemica: Confindustria Nautica, infatti, ha registrato un’impennata nel fatturato dello scorso anno, andando a scomodare i record stabiliti una quindicina di anni fa.




Per Confindustria Nautica stimata crescita fino al 2023

“Il 2021 è stato un anno eccezionale: la crescita della produzione che avevamo stimato l’anno precedente era tra il 24 ed il 30% circa e saremo nella parte alta della forchetta, quindi vicini al 30%. Se così fosse, dovremmo raggiungere la soglia dei 6 miliardi di fatturato, ossia il dato che avevamo avuto negli anni d’oro 2007-2008, massimo storico”. E’ quanto dichiara Stefano Pagani responsabile dell’Ufficio studi di Confindustria Nautica, stando a quanto riportato da Lapresse: le sue parole sono un’indice del buono stato di salute dell’industria nautica. Si tratta, per il momento, solo di stime sui dati che sono ancora in corso di elaborazione e che verranno presentati al Salone Nautico di Genova del prossimo settembre.

Le ragioni della grande crescita economica vanno ricercate non solo nell’eccellenza italiana nel settore, ma anche nelle nuove necessità imposte dalla pandemia: “le caratteristiche intrinseche della barca, che permette il distanziamento sociale ma in un ambiente bellissimo com’è il mare o in generale l’acqua, ha avvicinato al settore nuovi armatori. Molte persone hanno sperimentato un nuovo modo di stare in vacanza, molti altri sono ritornati, invece a utilizzare barche dopo tanto tempo”, ha aggiunto Pagani.




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Troppo presto, ancora, per avere dati sul 2022, nonostante trapeli notevole fiducia, con una crescita stimata almeno fino al 2023. Aver raggiunto una cifra cosi alta, in un settore basato principalmente sull’export, incide infatti anche sul prossimo futuro della nautica: “i nostri cantieri hanno un order book che arriva al 2025-2026. Quindi se anche nei prossimi anni non si avranno picchi di crescita pari al 30% la produzione continuerà a crescere, anche se in modo più contenuto”, ha concluso Pagani.

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