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Bordighera, birra o gelati in cambio delle cicche di sigarette

Una nuova forma di “baratto sostenibile” per liberare le spiagge della Liguria dalle cicche di sigarette: nei tratti di costa di competenza dei comuni di Bordighera e di Ceriale, alcuni stabilimenti balneari hanno cercato di coinvolgere bagnanti e turisti per salvare le spiagge dall’inquinamento.

In poche settimane dall’inizio dell’iniziativa sono stati raccolti 19 bicchieri da mezzo litro, contenenti circa 1.200 mozziconi: “Forniamo un kit completo con guanti e bicchieri – racconta Alessia Cepollina, titolare dello stabilimento di Ceriale tra i promotori della campagna – E chi riconsegna il bicchiere pieno di mozziconi avrà in cambio o una birra fresca o un ghiacciolo”.

“Li tengo qui in bella vista proprio per attirare l’attenzione dei bagnanti e cercare di sensibilizzarli, poi a fine stagione farò il conto – continua Alessia Cepollina – I più attivi sono i bambini e spesso sono proprio loro che riescono a coinvolgere gli adulti nella raccolta. Un’iniziativa aperta a tutti che interessa soprattutto le spiagge libere e la scogliera, le aree in cui spesso senza alcun controllo si trovano anche altri rifiuti abbandonati. Eppure basterebbe pochissimo per lasciare la spiaggia come la si trova”.

All’entrata dello stabilimento un cartello avvisa i bagnanti, “Se tu ci porti questo” con il disegno di un bicchiere pieno di mozziconi, “Noi ti diamo una birra bella fresca” (o un ghiacciolo) e accanto è posizionato il kit per partecipare. Una campagna partita dalle spiagge spagnole che è arrivata fino alla riviera ligure, da Ceriale a Bordighera dove oltre agli stabilimenti hanno aderito anche alcuni locali del centro storico.

Una battaglia per debellare i resti delle sigarette abbandonati in spiaggia “Ancora troppi per cui serve un cambio di mentalità” rilancia Alessia Cepollina, senza considerare tutte le conseguenze: per distruggere un filtro servono dai cinque ai dieci anni e in ballo non c’è solo l’inquinamento dei litorali ma spesso i mozziconi spinti dal vento finiscono in mare rischiando di essere ingeriti dai pesci.


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