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Surf, i cambiamenti climatici generano onde più alte e forti

Due fattori estremamente importanti, il riscaldamento degli oceani e l’innalzamento del livello dei mari, frutto del cambiamento climatico, sta influenzando anche le abitudini dei surfisti. La conseguenza finora era stata presa poco in considerazione, ma gli oceanografi sono tutti d’accordo: le nuove condizioni atmosferiche generano onde più forti. Una manna per i surfisti? Dipende. Di sicuro più gigantesche sono le onde più andare sulla tavola è spettacolare, ma l’impoverimento delle barriere coralline rende le stesse onde ingovernabili per velocita’, grandezza e direzione.

E, a lungo andare, può portare anche a lunghi periodi di mare piatto. Secondo uno studio pubblicato dall’Università di California Santa Cruz, la potenza delle onde – generata dall’energia che il vento trasmette al mare – aumentava a una media di mezzo punto percentuale ogni anno dal 1948, mentre dal 1994 l’incremento è schizzato al 2,3%. Le previsioni per questo secolo fanno paura: la potenza delle onde potrebbe salire dal 32 al 122%, la loro altezza dal 16 al 48.

I segnali c’erano già stati in passato: nel 2014 un gruppo di scienziati canadesi aveva osservato che le onde oceaniche stavano raddoppiando in altezza, concludendo che i fenomeni di “onde estreme”, nella norma ogni dieci anni, avrebbero potuto in questo secolo raddoppiare o triplicare la loro frequenza. Gli effetti di tutto questo già si notano sulle spiagge frequentate dai surfisti, come quelle delle isole Hawaii.

Qui aspettano le onde anomale con sentimenti contrastanti: quando arriva “Big Jaws” (come chiamano le onde alte quanto un palazzo di otto piani) sul momento tutti si divertono, ma poi l’onda lascia barriere coralline sbiancate e coste devastate. L’erosione delle coste è un altro dato allarmante che gli oceanografi tengono sotto osservazione: le barriere frangiflutti messe a protezione delle spiagge possono essere spostate dalla forza del mare.

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