Località di mare

Sardegna, guerra ai rifiuti in plastica monouso non biodegradabili

La Sardegna è già da tempo impegnata nella tutela dei mari e delle spiagge dell’isola, ma da oggi ha dichiarato guerra alla plastica abbandonata sulle coste e sulle spiagge: il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimita’ un ordine del giorno, predisposto a conclusione della discussione di una mozione -a firma della consigliera dei Progressisti, Maria Laura Orru’- sulla riduzione in tutto il territorio regionale dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili.

L’ordine del giorno, che parte proprio dal testo della consigliera di opposizione, impegna il presidente della Regione e la giunta, a predisporre una proposta di legge che promuova la riduzione della dispersione in mare della plastica e il conseguente spiaggiamento, e ad assumere tutte le iniziative necessarie per ridurre al minimo l’utilizzo di plastiche monouso sul territorio regionale.

È richiesto, inoltre, l’avvio di una campagna di informazione e sensibilizzazione, in particolare nelle scuole, e la promozione di un confronto sull’argomento con tutti i comuni. Nel documento si chiede poi di bandire la plastica monouso in tutti i locali della Regione, nei comuni, universita’, ospedali e in generale in tutti gli enti che dipendono dalla Regione, e di stipulare accordi di programma per l’individuazione e condivisione di percorsi e strumenti per garantire il prelievo della plastica in mare, il loro recupero e il corretto smaltimento nei centri specializzati.

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