Quanto vale un giorno di permanenza di un superyacht a Genova? Una stima parla di quasi novemila euro che vanno nelle casse del settore nautico genovese e del suo indotto: accoglienza di marine, cantieri di refit e riparazione, agenzie fino alle spese degli equipaggi e degli armatori in ristoranti, hotel e negozi che fanno affari d’oro con le barche.
Un impatto sul territorio il cui valore aumenta col crescere della lunghezza delle imbarcazioni: le stime sono di uno studio realizzato da The European House – Ambrosetti per Genova for yachting, l’associazione che raccoglie gli operatori della nautica professionale nel capoluogo ligure presentati nel corso del workshop “Grandi yacht una risorsa strategica per Genova capitale internazionale del mare”.
Superyacht a Genova, lo studio
Una imbarcazione fra i 36 e i 50 metri genera un impatto sul territorio di 8.805 euro al giorno. E il valore può superare i 45 mila euro se lo yacht supera i 75 metri. Complessivamente, visto che a Genova nel 2019 le aziende del settore hanno gestito 1.800 toccate di yacht e accolto imbarcazioni dai 15 metri in su nelle proprie strutture (cantieri, marine e agenzie) per 46.350 giorni, con circa 7 mila membri di equipaggio che hanno vissuto in città, l’impatto economico totale sull’intera filiera nel 2019 è stato di 369 milioni.
Poco meno di quello di crociere e traghetti (fra i 374 e i 433 milioni) e più di quello di Genoa e Sampdoria (162 milioni). E le ricadute occupazionale arrivano a 2000 unità. I superyacht a Genova vanno accolti e curati, dunque. “La nostra è un’attività che ha origine nel porto, dove arrivano e vengono accolte le imbarcazioni – dice Giovanni Costaguta, presidente di Genova for yachting – ma l’impatto socio-economico crea benefici in città e sul territorio con un rapporto di un terzo e due terzi: ogni euro attivato dall’attività diretta ne genera altri due di indiretto e indotto sul territorio”.
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Nel 2019 il contributo più significativo ai 369 milioni di giro d’affari è arrivato dalla fascia degli yacht fra i 51 e i 75 metri con 116,9 milioni (16,3%), ma a crescere di più rispetto all’anno precedente è stata la categoria fra i 36 e i 50 metri e quella over 75, i maxiyacht. Il sindaco Marco Bucci, in collegamento video, spezza una lancia a favore delle imbarcazioni più piccole nella categoria dei grandi yacht, fra i 15 e i 24 metri “dove secondo me c’e’ ampia possibilità di miglioramento” dichiara, ribadendo che “Genova deve diventare la capitale del diporto nautico del Mediterraneo” e del mondo. “Abbiamo infrastrutture uniche, imprenditori capaci e iniziative che stiamo mettendo in cantiere come amministrazione: ci sono tutti i pezzi del puzzle” dice.
Genova e l’impatto positivo degli yacht: “Più spazi e infrastrutture per le imbarcazioni”
Gli imprenditori riuniti in Genova for yachting (50 aziende nei settori servizi, marina, cantieri, tecnologie, professionisti) forti dello studio che per la prima volta misura il contributo del mondo dei grandi yacht per Genova, chiedono spazi e infrastrutture per attrarre un numero crescente di imbarcazioni, ed essere competitivi con Marsiglia e Barcellona. “E’ un settore cui stiamo rivolgendo grandissima attenzione e su cui investiamo molto: basti pensare che l’unico salone internazionale della nautica del mondo si è svolto a Genova pochi giorni fa – ricorda il presidente della Regione Giovanni Toti – che Genova è diventata, grazie al distretto produttivo di Spezia, la prima regione italiana per la nautica da diporto, per l’interconnessione storica e attuale che c’e’ fra il mondo della nautica, i nostri porti turistici, il nostro turismo”.
Redazione di Non solo Nautica, la rivista online sulla nautica e sul mare a cura di Davide Gambardella.