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Capitale italiana della cultura 2022, ecco le dieci città finaliste

Capitale italiana della cultura 2022

Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’Aquila, Pieve Di Soligo (Treviso), Procida (Napoli), Taranto, Trapani, Verbania (Verbano-Cusio-Ossola), Volterra (Pisa). Sono le dieci città finaliste per la selezione della città Capitale italiana della cultura 2022.

I dieci Comuni coinvolti presenteranno i propri dossier alla Giuria in un’audizione pubblica. Gli incontri si terranno, compatibilmente con le misure di contenimento adottate per l’emergenza Covid, presso il Collegio il 14 e 15 gennaio 2021.

Capitale italiana della cultura 2022, la selezione a gennaio

La selezione finale avverrà a gennaio 2021, dove verrà scelta la città Capitale Italiana della Cultura 2022 con l’ufficializzazione della nominata del Ministro Dario Franceschini.




Tra le città di mare del sud, spiccano Bari, Taranto, Trapani e Procida. Il progetto di Procida ha saputo interpretare gli obbiettivi del Bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ovvero a sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo.




Trapani è presente come unica città della Sicilia. “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con passione e spirito di sacrificio per costruire una progettualità che è una visione a lungo termine di sviluppo di questo territorio. – dice il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida – Abbiamo coinvolto oltre 150 partner che hanno aderito all’iniziativa arricchendola di idee ed eventi a testimonianza che fare sistema e candidare Trapani quale Città territorio funziona”.

LEGGI ANCHE: Pisa candidata ad essere la Capitale italiana della Cultura 2021

“L’essere in finale dimostra che la giuria ha apprezzato l’ampio e dettagliato dossier e il piano strategico culturale che è alla base della candidatura, una strategia che pone la Cultura al centro dello sviluppo di questa meravigliosa città.” – dichiara l’assessore alla cultura Rosalia d’Alì – Ci abbiamo creduto sin dal primo momento e con rinnovata energia continueremo a lavorare per il raggiungimento dell’obiettivo finale”.

 

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