Riserva dello Zingaro, un modello per migliorare la gestione dell’ambiente: “Integrare la cultura popolare con la fruizione dei luoghi come avviene allo Zingaro”.
La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminata dalla presenza di una strada litoranea: il territorio fu abitato da un’ultima famiglia di contadini fino a circa il 1960, nella casa che oggi è il museo dell’intreccio, ristrutturato nel 2013.
Gli abitanti per trasportate le merci e l’acqua usavano i muli. Oggi per il trasporto dei rifiuti e delle merci in generale, si usano sempre i muli, unico mezzo di trasporto possibile.
Nel 1976 erano già iniziati i lavori per la costruzione della litoranea Scopello-San Vito Lo Capo, ma in seguito ad una serie di iniziative del mondo ambientalista, culminate in una partecipatissima marcia di protesta che ebbe luogo il 18 maggio 1980, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana si impegnò ad espropriare l’area dello Zingaro riconosciuta di grande interesse ambientale.
Il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, a 40 anni dalla marcia che portò all’istituzione della prima riserva in Sicilia dichiara: “Il prossimo anno, nel quarantennale dall’istituzione, promuoviamo, un ampio momento di conoscenza sulla politica di valorizzazione e contemporaneo rispetto dei luoghi”.
Con la legge regionale 98/1981, venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale della Sicilia, affidata in gestione all’Azienda Regionale Foreste Demaniali.
“Sul modello della riserva dello Zingaro scandagliare la legge sui parchi “
“Sul modello della riserva dello Zingaro – precisa Rizzo – scandagliare la legge sui parchi e le riserve per pervenire ad una migliore e più corretta gestione dell’ambiente, che consenta di integrare costruttivamente la cultura e le tradizioni popolari e la fruizione dei luoghi.”
“Oltre alla riserva terrestre – continua il sindaco – prevedere anche la riserva marina protetta, come è stato anche proposto da deputati del nostro territorio, poiché lo Zingaro è la sintesi di ciò che di bello può creare la natura: acque limpide, calette nascoste, spesso raggiungibili solo in barca, un vero paradiso per chi vuole immergersi nella natura incontaminata».
Il sindaco di Castellammare del Golfo fa presente inoltre che ricorre oggi, 18 maggio 2020, l’anniversario della marcia che, partita dall’ingresso di Scopello, portò all’attenzione regionale e nazionale il tentativo di costruire una strada litoranea che era già stata iniziata.
L’anno dopo la marcia, nel 1981, fu istituita la riserva naturale orientata dello Zingaro che si estende per 7 chilometri, tra Castellammare del Golfo e San Vito.
Riserva dello Zingaro, simbiosi tra elementi naturali
La riserva dello Zingaro è una meravigliosa simbiosi tra elementi naturali: la cala di Tonnarella dell’Uzzo qualche anno fa è stata indicata come tra le 15 spiagge più belle d’Italia
“Il 18 maggio di 40 anni fa – spiega il sindaco di Castellammare del Golfo – una marcia alla quale presero parte migliaia di persone, consentì di tutelare quella che è oggi la riserva naturale orientata dello Zingaro, dalla cementificazione”.
“La scellerata idea di realizzare una strada – continua il sindaco – che partisse da Castellammare del Golfo e raggiungesse San Vito Lo capo, fu sventata da una mobilitazione popolare che nel 1981 porto alla creazione della prima riserva naturale orientata in Sicilia.”
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“Primo esempio di simbiosi isolana tra fruizione e rispetto dell’ambiente – conclude Nicolò Rizzo – Non avendo potuto farlo quest’anno a causa dell’emergenza covid-19, a 40 anni dall’istituzione, nel 2021, Castellammare del Golfo intende farsi promotrice, chiedendo l’intervento della Regione siciliana in collaborazione con l’azienda Forestale, di un ampio momento di conoscenza e confronto sulla politica legata alla valorizzazione ed al contemporaneo rispetto dei luoghi. Oggi sarò presente a San Vito Lo Capo dove è previsto un ristretto momento istituzionale.”
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.