Il nodo di sangue, anche conosciuto come blood knot, rientra tra i migliori cinque nodi per la pesca. A cosa serve esattamente?
Questo nodo è tra i più utilizzati per unire due lenze di diametro uguale o di poco dissimile, potendo contare su un risultato dalla buona linearità e affidabile sotto sforzo. Viene usato in alcuni tipi particolari di pesca sportiva ed è semplice da realizzare. Vediamo come.
Nodo di sangue, che cos’è?
Si tratta di un nodo che si basa sullo scontro di due spiralature contrapposte, come se due fili – in questo caso lenze – che si intorcigliassero a forma di spirale. Le spiralature possono essere composte da 4 a 7 avvolgimenti, a seconda del diametro delle lenze. Il nodo diventa un trecciato di nylon.
Il nodo di sangue serve a unire due lenze o fili di diametro simile, ad esempio per la riparazione ad una lenza madre danneggiata o segnata durante la fuoriuscita dalla bobina del mulinello e per le giunzioni fra monofilo e multifibra. Vediamo nel video che vi proponiamo come si fa il nodo di sangue. (Clicca qui)
Perché è utilizzato nella pesca?
Il nodo di sangue, noto anche come nodo a barilotto, nodo del marinaio o nodo del pescatore, è indicato per unire lenze di spessore simile o con differenza di diametro minima: grazie alla sua particolare resistenza, viene sfruttato dai più esperti per unire la lenza madre dei mulinelli rotanti, accidentalmente rotta in punto “centrale”.
Si avvolgono uno di fronte l’altro i capi delle lenze che ci interessa “saldare” per circa 7-8 passaggi, poi si crea uno spiraglio al centro della treccia, e si fanno passare i capi del filo, uno che va dall’alto verso il basso, e l’altro nel senso opposto.
Viene utilizzato anche per legare ami e girelle, si realizza in pochissimo tempo ed è molto efficace, ha una tenuta circa del 90%.Si presta bene alle legature sugli occhielli di ami e girelle con lenze di basso e medio diametro, dai fili più sottili per la bolognese ai 0,40/43 del surfcasting.
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Nodo di sangue semplificato
Esistono diverse varianti del nodo di sangue: nodo di sangue con asole, doppiato e il nodo di sangue semplificato. Vediamo adesso i passaggi di come si esegue il semplificato.
- Affiancare le due lenze
- Avvolgerle creando da cinque a sette spire. Portare indietro il capo libero e farlo passare attraverso il punto in cui le lenze hanno cominciato ad incrociarsi.
- Tenere i fili in posizione e ripetere l’operazione con l’altro capo libero, creando le spire e riportandolo ad attraversare il punto di incrocio, passandolo però dalla parte opposta a quella da cui era passato il primo.
- Lubrificare e, tirando i due capi liberi, portarli le spire ad accostare
- Completare la stretta agendo lentamente ma con forza sui due corpi di lenza contrapposti.
- Infine, tagliare i due fili in eccedenza a un millimetro dal nodo.
Nodo di sangue su lenza doppiata
La doppiatura della lenza più sottile è la variante del nodo semplificato, e ci chiama appunto nodo di sangue su lenza doppiata. Lo si esegue quando i due fili da legare hanno diametri diversi.
La doppiatura della lenza sottile ed il diverso numero delle spire andranno a compensare il cospicuo scarto fra i due fili dando quindi luogo ad un nodo omogeneo, armonico, soprattutto nel volume, ed in grado di conservare dal 92 al 98% del carico di rottura della lenza più debole.
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.
1 commenti
Grazie mille, chiaro e di immediata comprensione.