Giancarlo Pedote torna a casa dopo un’impegnativa Rotta del Rhum, che l’ha visto in lotta con gli altri skipper e con alcuni problemi a bordo del suo IMOCA.
Prysmian Group e Giancarlo Pedote hanno fatto ritorno dalla Guadalupa, con l’imbarcazione che si trova accanto al cantiere Gepeto, dove verrà accolta a breve.
Il ritorno dell’IMOCA dopo la Rotta del Rhum
“A 48 ore dall’arrivo dal trasferimento dalla Guadalupa, abbiamo provveduto a disarmare la barca per metterla in cantiere”, ha spiegato lo skipper fiorentino. “Quindi si procede a smontare tutta una serie di pezzi, dopodiché si toglie l’albero, che abbiamo già portato in cantiere. A questo punto provvediamo a togliere la chiglia e, una volta che sarà tolta, appoggeremo l’imbarcazione su un altro invaso e sarà trasportata con il camion all’interno del cantiere. Dopodiché seguirà anche la chiglia e inizieremo il nostro cantiere invernale”.
Sono circa 4800 miglia percorse in 18 giorni da Point-a-Pitre in Guadalupe a Lorient, tra bonacce, caldo afoso e un’ultima notte davvero difficile, caratterizzata da 30 nodi di vento che facevano saltare la barca senza sosta. “Ho ripotato la barca a casa in perfette condizioni. Non mi rendo ancora conto di essere a terra”.
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Lo skipper fiorentino è arrivato stanco e provato al termine dei 13 giorni, 16 ore, 32 minuti e 50 secondi di navigazione, in una Route du Rhum ricca di imprevisti: dalla partenza posticipata a causa del maltempo fino alla rottura della vela J2 durante la prima settimana di regata che ha compromesso il viaggio: non soddisfatto per il risultato, quello si, ma consapevole di aver portato a termine l’ennesima impresa.
Pedote e il suo team sono così al lavoro sull’imbarcazione, per prepararla al fitto programma 2023 ricco di nuove avventure.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.