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Recupero dello storione Cobice, liberati nelle acque del Po 200 piccoli

Recupero dello storione Cobice, liberati nelle acque del po 200 piccoli

Recupero dello storione Cobice, liberati nelle acque del Po 200 piccoli in località Tontola, nei pressi della sede del Club Nautico Ficarolo, e in un altro tratto del fiume.

Lo storione Cobice è un tipo di storione che può superare i 60 kg di peso e i 2 metri di lunghezza. La specie si ritrova soltanto nel Mar Adriatico e non esistono segnalazioni autorevoli da altri mari. Per la riproduzione il Cobice risale soprattutto il fiume Po ed alcuni suoi affluenti (tra cui Ticino e Adda) ma anche Adige, Brenta, Piave, Tagliamento, Livenza ed altri tributari dell’Adriatico, anche appenninici. Sul lato orientale del Mar Adriatico risale sicuramente i fiumi Cetina e Narenta ma la sua distribuzione non è nota con certezza.

Storione Cobice, il suo habitat e l’impegno Fipsas

Durante la sua vita marina frequenta prevalentemente gli estuari dei fiumi in fondali sabbiosi e fangosi profondi, talvolta spingendosi fino agli scogli. Durante la sua vita fluviale, questa specie di storione predilige i fiumi a portata maggiore, con acque lente e fondali sabbiosi.

Dal 1999 la Fipsas del Veneto, in collaborazione con alcune amministrazioni pubbliche locali, ha iniziato un progetto per il recupero dello storione cobice, attraverso l’immissione nei corsi d’acqua ritenuti idonei e tra questi, non poteva mancare il Po.

“Ne sono stati liberati 200 di cui 80 por le immissioni ittiche nelle acque in concessione della provincia di Rovigo per gli obblighi ittiogenici 2019/20 – spiega il presidente della commissione provinciale Fipsas Giovanni Pavan – e 120 per un progetto della Regione Veneto”.




Grande emozione tra i numerosi ficarolesi presenti, che hanno ricordato come la pesca dello storione nel Po fosse molta diffusa nell’intero Alto Polesine, ma Ficarolo ne rappresentasse senza ombra di dubbio il maggiore mercato: proprio qui, fino agli anni ’60 circa, si concentrava la commercializzazione di questo pregiato pesce tanto che, per celebrarlo, a Ficarolo da diversi anni si organizza la Festa dello Storione e diverse pubblicazioni sono state fatte sull’argomento.

Recupero dello storione, ecco le modalità

Capoccia grossa!” urlavano i pescatori sull’argine del grande Fiume, per avvisare i commercianti della cattura di un pesce dalle dimensioni importanti.

Il Cobice, il Ladano e la Colombina erano le tre specie di storioni che si potevano catturare. I commercianti arrivavano di corsa, quasi sempre in sella alla loro bicicletta e sul posto, dopo averlo misurato e pesato, iniziavano a contrattare il pescato che andava poi venduto nei ristoranti della zona o spedito con il treno in località non sempre vicine.

Poteva poi capitare, in certi particolari periodi, che durante la “cura” del pesce storione, si facesse la scoperta nella sua pancia, della presenza dell’oro nero del Po: il caviale.

Proprio il Po di Ficarolo è stato scelto per questa importante immissione. “E’ importante informare i pescatori del fatto che tutti gli esemplari liberati sono chippati e in caso di cattura occorre chiamare il 3391288073 per permettere ai volontari di intervenire immediatamente per la tracciabilità di ogni singolo pesce – spiega il responsabile della vigilanza e tesseramento Fipsas Nicola Masieri – Questi pesci andranno a nuotare arrivando in mare dove rimarranno fino alla maturità per poi risalire il fiume per la riproduzione”.

“In questi anni di storioni ne sono già stati pescati anche esemplari senza microchip – conclude – questo significa che quelli immessi negli anni scorsi sono riusciti a riprodursi”.

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All’immissione erano presenti anche due agenti della Polizia provinciale di Rovigo, alcune guardie giurate volontarie Fipsas di Rovigo e Venezia, oltre al presidente del Club Nautico Mauro Franchi e al sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani.

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Redazione

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