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Pesca in Lombardia in zona arancione: “Per noi è uno sport che merita dignità”

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“La pesca sportiva, in Lombardia, è considerata a tutti gli effetti uno sport”, e in quanto tale “merita la stessa dignità di altre discipline che attualmente si possono praticare nell’ambito provinciale anche in zona arancione”. A rassicurare gli amanti della pesca è l’assessore regionale alla Agricoltura, con deleghe alla caccia e alla pesca, Fabio Rolfi, il quale annuncia di essersi mosso in prima persona per risolvere la questione dei pescatori multati in provincia di Brescia, senza lesinare alcune critiche al governo per i divieti che hanno finora condizionato le attività a livello nazionale.




“Da Roma dovrebbero calarsi nella vita reale – afferma Rolfi, contattato al telefono da nonsolonautica.it – per noi in Lombardia la pesca è una attività sicura e sportiva a tutti gli effetti. Non riesco a capire perché, ad esempio, si possa andare a giocare a golf all’interno della provincia di riferimento e non a pescare. La pesca per noi è uno sport e merita pari dignità delle altre discipline sportive”.

Pesca in zona arancione: Lombardia intende prorogare il via libera provinciale

Al momento, le attività di pesca nella Lombardia in zona arancione sono congelate e occorre una nuova ordinanza per concedere gli spostamenti anche fuori dal comune di residenza. Ma l’intenzione è quella di prorogare il via libera alle attività di pesca. “Stiamo verificando – assicura Rolfi – Dobbiamo vedere come si chiude il dibattito sugli algoritmi Rt, ma la nostra intenzione è di prorogare il via libera alla pesca in ambito provinciale”.

Le multe ai pescatori in provincia di Brescia: “Polizia locale troppo solerte, abbiamo scritto al Prefetto”

La vicenda dei 54 pescatori sanzionati in prossimità del lago Mini Mella di Poncarale (provincia di Brescia) per aver sconfinato il territorio comunale nel periodo in cui la Regione Lombardia era stata classificata zona arancione, denunciata da Fipsas attraverso il suo sito ufficiale, è già stata segnalata dall’assessorato regionale attraverso una missiva al Prefetto di Brescia.




I verbali, elevati nonostante l’ordinanza 669 desse il via libera alla pesca in ambito provinciale, sono da ritenersi un errore. “La Polizia locale è stata un po’ troppo solerte – commenta l’assessore – Ad ogni modo, abbiamo scritto al prefetto per chiedere di intervenire. Per noi la pesca è sicura, un’attività sportiva a tutti gli effetti che non deve essere assolutamente sottoposta a carattere restrittivo”.

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E infine, la polemica sugli errori nelle FAQ del Dipartimento per lo sport, in piena contrapposizione con le disposizioni del DPCM: se infatti sul sito del dipartimento viene espresso un parere favorevole sulla pesca anche in zona rossa, per il Governo vige il divieto. “Da Roma dovrebbero calarsi nella vita reale – è la risposta di Rolfi – Ci si può spostare per andare in provincia a giocare a golf, perché per la pesca non si può? Il punto della questione è che non tutti considerano la pesca come una attività sportiva. Per noi invece lo è e continueremo a difenderla”.

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