Che questa tartaruga avesse qualcosa che non andava, i pescatori che l’hanno trovata qualche settimana fa al largo di Anzio se ne erano accorti subito. L’animale, ribattezzato Silene, non era capace di immergersi in acqua. Segno di una probabile malattia.
Grazie al trasporto effettuato dalle Guardie Zoofile di Anzio, Silene era stata portata e ricoverata al Zoomarine. Qui la diagnosi: l’esemplare era stato attaccato da un granchio parassita da cui derivava l’impossibilità di immergersi.
I volontari di Zoomarine si sono così presi cura della tartaruga e, una volta guarita, hanno continuato a nutrirla e a tenerla sotto osservazione. Poi la decisione: Silene era pronta a tornare in acqua. Ed è stata liberata ad Anzio laddove era stata trovata, come si vede nel video.
La cura e il salvataggio della tartaruga è stato possibile grazie alla sinergia di istituzioni e onlus, tutte appartenenti a Tartalazio. Tartalazio è una Rete regionale per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine. Un’organizzazione che ha messo su un protocollo operativo e una procedura di comunicazione fra gli enti territorialmente competenti in materia. Alla struttura aderiscono più di venti sigle, che operano come un vero e proprio pronto intervento per gli animali in difficoltà, dividendosi la costa laziale per tratti di competenza. Le tartarughe marine, una volta recuperate, vengono trasferite presso il Centro di Primo Soccorso Trust Onlus Zoomarine e la clinica specialistica A. Dhorn di Napoli.
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