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Finale Ligure, 10 cose da fare in uno dei borghi più belli della Liguria

Finale Ligure, 10 cose da fare in uno dei borghi più belli della Liguria

Finale Ligure è senza dubbio uno dei borghi più interessanti e vivaci della Liguria. Vanta spiagge sabbiose con acque trasparenti, baie naturaliborghi medievali preservati e curati, castelligrotte preistoriche e un entroterra straordinario dove è possibile praticare numerose attività outdoor a contatto con una meravigliosa e rigogliosa natura.

Grazie alla posizione particolare, incastonato tra mare e monti, il territorio della Liguria in generale, e della Riviera di Ponente in particolare, sa offrire spunti sempre particolari per un piacevole soggiorno tra storia e naturacultura, sport e gastronomia.

Finale Ligure, 10 cose da fare

Per chi desidera assaporare e approfondire la conoscenza di questo territorio, abbiamo stilato una top 10 delle cose da non perdere: a voi la scelta ma, se avete tempo, non lasciatevene sfuggire neanche una!

  1. Silent Walking:  Camminare, camminare, camminare, ma anche divertirsi, allenarsi e godere dei paesaggi che vi circondano. Questa la filosofia del Silent Walking che si basa sul sistema di allenamento H.E.A.T. Program (il vero trekking indoor), e che Pier Firpo ha riadattato proponendolo all’aperto. Un vero e proprio laboratorio di salute che utilizza sano trekking in tutte le sue andature di camminata, ascoltando musica. Un trekking dinamico di gruppo su un percorso previsto di circa 5-6 km con una durata di allenamento di circa 1h30 e circa 500-600 kcal bruciate, arricchita da esercizi di fitness dinamico, svolto lungo percorsi caratterizzati da bellezze naturaliartistichestoriche e culturali di Finale Ligure.
  2. Caverna delle Arene Candide: Un emozionante viaggio indietro nel tempo, fino a circa 30 mila anni fa e si possono ripercorrere le avvincenti ricerche condotte in oltre 150 anni all’interno della grotta, una delle più importanti in Europasito di riferimento per la Preistoria del Mediterraneo Occidentale: numerosi e celebri ritrovamenti sono stati effettuati al suo interno in buono stato di conservazione, testimonianze a partire dal Paleolitico superiore fino all’epoca bizantina, tra cui 19 sepolture paleolitiche, la più nota delle quali quella del “Giovane Principe”, per la ricchezza di ornamenti e oggetti deposti insieme al corpo di questo giovane cacciatore vissuto 28mila anni fa. Un vero e proprio unicum conosciuto in tutto il mondo.
  3. Aperitivo al tramonto in barca a vela:  cosa c’è di più romantico e incantevole di un aperitivo, a bordo di una barca a vela, cullati dal mare, immersi in un’atmosfera ricca di fascino e avvolti nei colori del crepuscolo, ammirando le baie più spettacolari del finalese? E allora cosa aspettate: scegliete il vostro cocktail preferito, fateci deliziare delle bontà locali e preparatevi ad uno dei momenti più unici della giornata: il tramonto in mare aperto, a bordo di una barca a vela.
  4. Il santuario dei cetacei in barca a vela: se siete alla ricerca di una gita che possa accontentare grandi e piccoli e uno dei vostri sogni è quello di ‘danzare’ in mare accompagnati dai delfini che saltano fra le onde, vi consigliamo un’escursione indimenticabile: l’avvistamento dei cetacei fra le acque del Santuario dei Cetacei Pelagos, l’area marina protetta più vasta del Mediterraneo, frutto di un accordo multilaterale sottoscritto tra Principato di Monaco, Francia e Italia. Tra le 8 specie diverse di cetacei che popolano e vivono in quest’area marina, è possibile avvistare la balenottera comune, il capodoglio, il delfino comune, il grampo, il globicefalo, la stenella striata, il tursiope, lo zifio e anche la tartaruga Caretta Caretta e la tartaruga liuto.
  5. Visita del Complesso di Santa Caterina e del Museo Archeologico:  di eccezionale importanza storico-culturale è il Complesso Monumentale di Santa Caterina, oggi interamente restaurato, che rappresenta il più importante polo culturale di Finalborgo. Attualmente ospita, infatti, il Museo Archeologico del Finale, un Auditorium e l’Oratorio dei Disciplinanti riservato a Mostre ed Esposizioni. Se vi trovate da queste parti, potete visitare i due chiostri quattrocenteschi, il giardino delle mura, il campanile e gli affreschi della Cappella Oliveri all’interno dell’Auditorium, mentre nel Museo è possibile ripercorrere tra oggetti originali, suggestive ricostruzioni e ambientazioni, 350mila anni di storia umana nel Finalese, dal Paleolitico inferiore attraverso le successive epoche preistoriche, fino a giungere all’età romana, al Medioevo e all’età Moderna.
  6. Teatro Aycardi (il più antico della Liguria) e la Basilica di San Biagio:  Nel piccolo borgo ligure di Finalborgo, altri siti storici di straordinaria bellezza che meritano una visita sono il Teatro Aycardi e la Basilica di San Biagio. Il primo è il più antico teatro ottocentesco in Liguria, costruito tra il 1804 e il 1806 utilizzando l’Oratorio dei Padri delle scuole Pie in epoca napoleonica. Si tratta di un piccolo gioiello, espressione della florida vita sociale e culturale che animava il Borgo in quel periodo. Dopo importanti interventi di restauro, grazie ai quali è tornato a risplendere, il Teatro Aycardi è stato ufficialmente riaperto al pubblico nel 2019 per visite guidate a cura del Museo Archeologico del Finale, dopo oltre cinquant’anni di chiusura. L’attuale Basilica di San Biagio, anche chiamata Collegiata di San Biagio, è una delle più splendide chiese barocche del Ponente ligure, risalente al sec. XVII. Il culto di San Biagio è probabilmente uno dei più antichi del Finale. San Biagio, infatti, è protettore dei cardatori di lana e la produzione e il commercio di torselli lanici era un’attività tradizionale del finalese, documentata per la prima volta dal regolamento del dazio di Genova (anno 1128), in cui gli abitanti di Finale compaiono come esportatori di lana e canapa.
  7. Trekking al Sentiero del Pellegrino e visita della chiesa di San Lorenzo: per chi ama camminare e immergersi nella natura, anche in compagnia dei propri figli, uno dei percorsi probabilmente più bello del finalese è il Sentiero del Pellegrino che parte da Varigotti e raggiunge Capo Noli, lungo un percorso a picco sul mare che offre panorami mozzafiato. Il nome, “Sentiero del Pellegrino”, è dovuto forse al fatto che si incontrano diverse antiche chiese (S. Lorenzo di Varigotti, S. Giulia e S. Lazzaro di Noli), oramai sconsacrate ma un tempo, vista la loro posizione, sicuramente meta di pellegrinaggi. Lasciando il sentiero principale merita fare una breve deviazione per raggiungere la Chiesa di San Lorenzo, antico insediamento benedettino risalente al 1127 che, nonostante vari restauri, conserva intatto il suo fascino medievale. È posta su una terrazza rocciosa, dalla quale è possibile ammirare uno splendido panorama dal borgo di Varigotti sino all’isola Gallinara e di fronte la sommità della Punta Crena, dove sorge l’antica Torre di avvistamento eretta nel 1569.
  8. Vivere il territorio con gli archeo-trekking:  Un’altra attività interessante, sia da un punto di vista archeologico che paesaggistico, è quella proposta dal Museo Archeologico del Finale che propone trekking alla scoperta delle bellezze del finalese, itinerari che offrono la possibilità di conoscere i siti archeologici e monumentali, dai quali provengono molti reperti esposti nelle sale del Museo stesso. Accompagnati da guide turistiche specializzate, con gli archeo-trekking potrete ammirare un paesaggio incontaminato, immerso nel verde della macchia mediterranea tra folti boschi di lecci e falesie.
  9. Giro in e-bike in Val Ponci sulle tracce dei Romani e sull’Altopiano delle Mànie: per chi ama lo sport all’aria aperta, un giro in e-bike in Val Ponci sulle tracce dei Romani è una scelta unica e irrinunciabile. Nell’entroterra finalese, a circa 4 chilometri dal mare, si apre una valle ‘fossile’ straordinaria, rimasta pressoché intatta nel corso dei secoli e attraversata da ben 5 ponti romani, riconducibili al passaggio della via Iulia Augusta e databili tra il I e gli inizi del II secolo. Dalla Val Ponci si raggiunge l’Altopiano delle Manie, un sito naturale di incredibile bellezza che, tra i colori e i profumi della macchia mediterranea, i vigneti e gli uliveti centenari, cela grotte preistoricheinsediamenti archeologici e si apre su panorami vista mare mozzafiato.
  10. I chifferi di Finale della Pasticceria Ferro: dulcis in fundo… è proprio il caso di dirlo. Non c’è gita, escursione, weekend fuori porta o vacanza che non meriti l’assaggio e la degustazione di piatti tipici della località che si è visitata e quindi, come ogni viaggio che si rispetti, non potete non assaggiare i chifferi della Pasticceria Ferro, che li ha inventati. Sono dolcetti alla mandorla che hanno la forma di una mezzaluna; infatti sembra che il nome derivi dall’arabo “Kefir” che significa proprio luna.

Fu il savonese Benedetto Ferro ad introdurli alla fine dell’800, che invece di seguire la professione di famiglia, tutti navigatori, decise di assecondare la propria passione per la pasticceria e aprì la sua Pasticceria Ferro a Finale Ligure nel 1872. E ancora oggi, quasi 150 anni dopo, è il punto di riferimento non solo di Finale Ligure ma di tutto il territorio.

LEGGI ANCHE: Finale Ligure, riapre il sito archeologico della Caverna delle Arene Candide

Altre specialità del finalese che dovete degustare sono i raviolini con erbe aromatiche, un buon Pigato o un Vermentino locale e scoprire le marmellate e le conserve a base di Chinotto e Pernambucco (agrumi tipici di questa zona delle Liguria). Una vera delizia per gli occhi e per il palato!

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