Come di consueto, Rizzardi Yacht ha voluto essere protagonista anche in questa edizione del Nauticsud con un grande spazio espositivo dove un modello INfive dalla colorazione particolarmente aggressiva ha catturato le attenzioni di un pubblico esperto e degli ammiratori del cantiere.
L’occasione è stata anche l’opportunità per un confronto fra le varie istituzioni presenti e gli imprenditori del settore nautico. Il management del Gruppo InRizzardi ha promosso alcune riflessioni sul periodo storico successivo alla pandemia e sulla necessità di valorizzare ulteriormente il design e la tecnologia cantieristica, punti di forza del Made in Italy.
Nauticsud, Rizzardi e quella necessità di fare squadra
All’edizione 2023 del Nauticsud, Rizzardi Yacht ha svelato le linee del secondo modello della linea GR presentando il nuovo GR Cinquantatre, un open puro che esprime in pieno tutte le caratteristiche della nuova gamma Rizzardi. Come da tradizione per i grandi open del cantiere, la coperta sarà caratterizzata da spazi estesi “en-plein-air”. Uno yacht perfetto per trascorrere una piacevole e confortevole giornata in mare ma anche per crociere. Sportivo, elegante e giovanile al contempo con un occhio sempre rivolto al comfort di navigazione. Le versioni saranno due: con T-top o tendalino elettrico oppure nella versione full open. Il layout prevede un ampio pozzetto servito da tender lift all’estremità di poppa. Sottocoperta le cabine saranno tre più quella per l’equipaggio. Cabina ospiti indipendente a poppavia con servizio dedicato. Per gli aspetti tecnici, carena affidabile con connotati tipici Rizzardi e propulsione in linea d’asse. Le prime unità sono previste nella Primavera 2024.
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Gianfranco Rizzardi, Presidente del gruppo, ha infine stimolato istituzioni, imprenditori ed eventuali investitori a fare squadra per raccogliere le sfide del futuro, “come ad esempio lo sviluppo del diporto in chiave charter, un fenomeno in crescita e in via di sviluppo costante con ricadute sulla domanda all’industria nautica. Così come non va dimenticata la carenza di disponibilità di porti e attracchi nel Centro e Sud-Italia, il cui sviluppo porterebbe una notevole ricaduta economica sul territorio per centinaia di piccole e medie imprese”.
Non manca anche l’invito alle istituzioni a supportare le imprese del settore nautico agevolandone l’attività attraverso l’esemplificazione della burocrazia. “La speranza è che una rinnovata capacità di fare sistema tra imprese e istituzioni rappresenti la principale leva di impulso del settore della nautica”.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.