Viaggi e stili di vita

Pesca, Gusto, tradizione e sostenibilità secondo Slow Food Editore

«I prossimi sono 73 e faccio il pescatore da sempre… Avrei potuto continuare a fare lavori più remunerativi, ma sono rimasto per la passione, per l’aria del porto, per il fatto che era il lavoro dei miei nonni… Noi cerchiamo dei giovani, ma tanti scappano quando diciamo loro che si devono alzare alle 3 e lavorare anche il sabato e la domenica…».

A parlare è Simone Gambazza, per tanti anni presidente della Cooperativa Pescatori di Camogli e impegnato ancora oggi in mare assieme al fratello Ettore.

La sua è una delle tante storie di Pesce. La piccola pesca e la sua cucina, in libreria dal 31 luglio per Slow Food Editore.  

Il libro è un viaggio lungo l’Italia attraverso le fotografie di Davide Gallizio – che dell’opera è anche l’ideatore – alla scoperta delle piccole comunità di pescatori che ancora oggi praticano la marineria e tramandano il rispetto per le acque e per le loro tradizioni, anche culinarie.

Capo Noli e Camogli in Liguria; Bellagio sul Lago di Como; i Lidi di Comacchio in Emilia; Isola del Giglio nel Tirreno; Portonovo nelle Marche; il litorale adriatico tra San Benedetto del Tronto e Porto Sant’Elpidio; le palafitte di legno che punteggiano la costa abruzzese; Torre Guaceto vicino a Brindisi; Porto Cesareo sulla costa jonica della penisola salentina; Torre San Giovanni, quasi al tacco dello Stivale; Cetara sulla Costiera Amalfitana; Marina di Pisciotta su quella cilentana; i porticcioli del Golfo di Catania e infine la fatidica Lampedusa.

Quindici tappe che, come scrive Angelo Surrusca nell’introduzione, raccontano quella grande storia che è la vita di mare: «Il minimo comun denominatore, quasi inutile dirlo, si chiama vita, emozione, fatica. Quel lavoro che è imprevisto, dubbio fino all’ultimo, il grande boh che si rivela dopo metri e metri di rete tirati su».

Tra storie, testimonianze, ricette e consigli per l’acquisto delle materie prime, il libro – della collana Slow Book – è un inno alla sostenibilità, alla resilienza e ai sapori della tradizione.

Pesce. La piccola pesca e la sua cucina si apre con una panoramica sulla filiera di qualità, partendo dalla stagionalità e dalla tracciabilità del pesce per poi offrire una panoramica dei 19 Presìdi ittici di Slow Food: che cosa sono, quali valori coltivano e dove trovarli.

Uno dei Presìdi è la colatura tradizionale di alici di Cetara (Salerno), protagonista di diverse ricette riportate nel libro, come quella per i vermicelli. Una prelibatezza che profuma di vita e di tradizione e che si prepara così:

Portate a ebollizione l’acqua per la pasta, senza salarla. Nel frattempo, lavate e asciugate il prezzemolo, poi preparate, a crudo, il condimento: in una zuppiera mettete l’olio, la colatura di alici, l’aglio schiacciato, il prezzemolo tritato e, volendo, un pizzico di peperoncino. Scolate i vermicelli al dente e conditeli nella zuppiera. A piacere potrete rendere meno aggressivo il sapore del piatto con una spolverata di pinoli o gherigli di noce tritati.

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