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“Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs: a 15 anni dal celebre discorso la canzone memorativa

Stay hungry stay foolish

Quest’anno ricorrono due importanti anniversari legati a Steve Jobs: il 27 gennaio ricorrono i 10 anni da quando ha lanciato l’iPad e il 12 giugno ricorrono i 15 anni da quando ha pronunciato agli studenti dell’ Università di Standford la famosa frase “Stay hungry, stay foolish…”.

Una frase simbolo, che racchiude energia e speranza per chi seguendo il suo esempio si è cimentato e continua a cimentarsi ogni giorno per progredire e avanzare nella vita.

Steve Jobs in tutti questi anni è diventato un simbolo, per diverse generazioni, di progresso e voglia di fare, promotore di grandi cambiamenti.

Un genio che ha illuminato il mondo con le sue intuizioni e che continua, a distanza di anni, a spronare tanti con il suo esempio di vita.

Stay hungry, stay foolish diventa una canzone: l’idea di 3 artisti italiani

A ricordare il grande genio della Apple con una canzone 3 artisti italiani: Umberto Zanardi autore, Luigi D’Alba compositore e Claudio Loda, musicista, insieme alla splendida voce della cantautrice italo-maltese Kel Moncado.

Una canzone che nasce dal celebre discorso “Stay hungry, stay foolish” di Jobs all’Università Stanford rivolto ai laureandi, e  che divenne famoso in tutto il mondo per la sua chiarezza, semplicità e profondità.

Il discorso era formato da 3 storie legate ad eventi molto personali della sua vita da cui lui ha tratto degli insegnamenti che ha voluto condividere (si può provare a cercare su YouTube il video “Siate affamati, siate folli” per ascoltare lo spettacolare discorso).

Tale discorso terminava appunto con la frase e il consiglio “Siate affamati, siate folli”.

Qui un frammento tratto dal discorso di Standford:

Il nostro tempo è limitato per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro.

Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo risultati del pensiero di altre persone.

Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore.

E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione.

In qualche modo essi sanno cosa vogliamo davvero diventare.

Tutto il resto è secondario”.

(Steve Jobs, Standford 2005)

A celebrare oggi questo grande discorso il brano cantato dalla cantautrice italo-maltese Kel Moncado, con autore Umberto Zanardi, Luigi D’Alba compositore e Claudio Loda, musicista, disponibile su Youtube. al link www.youtube.com/watch?v=JZ-91NjpIq4.

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