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Grace O’Malley, la prima donna velista e pirata

pirata grace o' malley

Le tante donne talentuose che oggigiorno si cimentano nella vela hanno la loro precorritrice nella pirata irlandese Grace O’Malley. Dal Vendée Globe che quest’anno ha visto sei concorrenti donne, al SailGp dove Spithill ha lanciato una selezione per giovani veliste per il suo team, tutte in qualche modo sono le eredi di questa figura leggendaria.

Grace O’Malley, la storia della pirata ribelle

Grace O'Malley

Grace O’Malley nasce nel 1530 a Umhaill da una nobile famiglia irlandese che estendeva il suo potere sul mare grazie a una flotta, di cui ben presto Grace si mise a capo guadagnandosi il soprannome di “Regina del mare di Connemara”. Leggenda narra che da giovane per convincere il padre a imbarcarla in una spedizione commerciale si tagliò i capelli (da qui l’altro soprannome di Mhaol, ovvero dai pochi capelli) e si vestì da uomo. Si sposò due volte ed ebbe diversi figli.




L’ultimo bambino avuto dal secondo matrimonio, Tibbot, fu soprannominato “delle navi”, perché Grace lo partorì su una barca e perché voleva trasmettergli la sua passione per la navigazione. O’Malley usò la sua flotta per combattere le mire inglesi sull’Irlanda con azioni piratesche e incursioni, guadagnandosi il diritto di trattare a tu per tu con la Regina Elisabetta I. Dovette anche resistere ad attacchi via mare da parte della flotta britannica che cercò di prendere il suo castello di Clare Island. O’Malley riuscì però a mettere in fuga gli inglesi. Tuttavia, la lotta con la corona britannica fu senza esclusione di colpi e il suo fratellastro e due suoi figli (tra cui Tibbot delle navi) furono fatti prigionieri.

La pirata O’Malley e l’incontro con la regina Elisabetta I

Per far rilasciare i suoi parenti, O’Malley decise di incontrare la regina d’Inghilterra Elisabetta I per proporre un accordo. Su questo incontro e su come si svolse sono nate numerose leggende. O’Malley ottenne il rilascio dei suoi familiari, ma non ottenne tutte le sue richieste e riuscì solo in parte a far allentare la morsa inglese sull’Irlanda. Tuttavia il fatto che potesse incontrare la regina e trattare con lei alla pari rende l’idea di quanto questa donna fosse riuscita a farsi strada e a farsi rispettare. Da qui il peso che ancora oggi O’Malley ha nelle arti dove ha ispirato e continua a ispirare canzoni, romanzi e spettacoli. E forse anche molte atlete.

Grace, l’icona della donna pirata che ha creato un mito

Grace O’Malley è stata una figura importante nella storia anche dal punto di vista dell’emancipazione femminile. Conosciuta come Granuaile o Gráinne Mhaol, in gaelico, la rivoluzionaria e pirata irlandese, capo del clan degli O’Malley, è ancora una icona nelle leggende irlandesi e della storia dell’isola del XVI secolo, ma non solo.




Il suo nome viene associato all’indipendenza delle donne, al coraggio e alla determinazione del genere femminile. Nell’epoca moderna, Grace O’Malley è stata associata anche ad un whisky irlandese doppio malto, ma questa è decisamente un’altra storia.

LEGGI ANCHE: Il pirata Barbarossa e l’Isola d’Elba tra leggende, misteri e luoghi da visitare

Di certo, è stata la pioniera della vela per molte donne, ed antesignana delle altre donne pirata: Charlotte De Berry, conosciuta come “la capitana dei Caraibi” in cui si narrano le sue gesta nel libro di Edward Lloyd “History of the Pirates” del 1836, Anne Bonny e Mary Read, del ‘700, e tante altre ancora, hanno seguito le “rotte di vita” di Grace O’Malley.

 

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