Nautica

Esami e Coronavirus, le scuole nautiche scrivono al viceministro Cancelleri

Esami e Coronavirus, le scuole nautiche scrivono al viceministro Cancelleri

Esami e Coronavirus, le scuole nautiche scrivono al viceministro Cancelleri: “Il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto avrebbe intenzione di proporre l’emanazione di un decreto di sospensione degli esami per il conseguimento delle patenti nautiche nelle Regioni cosiddette rosse”.

Esami e Coronavirus, ecco le proposte di Confarca

È quanto denuncia la Confarca, attraverso una missiva inviata al viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, per chiedere chiarezza sull’ipotesi di sospensione degli esami pratici per le patenti nautiche e sulla sospensione degli esami di teoria per i candidati provenienti dalle zone rosse, applicata già da alcune capitanerie.




Secondo il segretario della sezione nautica della confederazione nazionale, Adolfo D’Angelo, si tratterebbe di un provvedimento simile a quello che ha sospeso gli esami di guida nelle regioni Calabria, Lombardia, Campania, Abruzzo, Toscana, Piemonte e Valle d’Aosta.

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“Confarca, nel rilevare il contrasto tra tali decreti e i provvedimenti del Governo a sostegno dell’occupazione e delle categorie maggiormente colpite dalle conseguenze recessive della pandemia, esprime il suo forte disappunto”, scrive D’Angelo, ricordando che durante il congresso della confederazione, che si è tenuto lo scorso 7 novembre, Cancelleri rassicurò la categoria escludendo la sospensione degli esami per la nautica.

La Confarca rimarca la differenza nelle modalità d’esame tra quelli di guida per la patente B e quelli per il diporto, poiché “non vi è alcuna analogia riguardo le modalità di svolgimento della prova pratica tra gli esami” prosegue D’Angelo nella lettera.

E inoltre, “non sussistono rischi di contagio da Covid-19 durante le prove pratiche per le patenti nautiche” poiché, a differenza degli esami di guida, “tali esami si svolgono in ambiente esterno, all’aria aperta, non di rado con ventilazione naturale, su unità navali di dimensioni notevolmente superiori all’abitacolo”. A suffragare la tesi del segretario della confederazione, il fatto che non esista “alcun dato sanitario di alcuna autorità statale o territoriale che evidenzi rischi di contagio da Sars-Cov2 correlati agli esami per la patente nautica”.




“L’ultimo lockdown della scorsa primavera ha provocato, nelle imprese che rappresentiamo quali le scuole nautiche, gravi conseguenze economiche e, subito dopo, un sensibile incremento di richieste da parte dell’utenza nautica registrato su tutto il territorio nazionale – ricorda D’Angelo – Non c’è alcun dubbio che il fenomeno si replicherebbe, aggravando per sommatoria la situazione”.

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La proposta rilanciata dalla confederazione è quella di far sostenere gli esami per la patente nautica con prova teorica e con prova pratica in giornate diverse: “Attualmente gli Uffici marittimi svolgono l’esame in un’unica giornata, mentre gli Uffici della motorizzazione civile già suddividono le prove in date differenti dal 2016 – sottolinea il segretario della sezione nautica della Confarca – Permettendo di svolgere l’esame di teoria in una giornata, si potrebbe esaminare più candidati in diversi turni, mattina e pomeriggio, riducendo l’arretrato in essere e rispondendo alla notevole richiesta recentemente registrata”.

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