Alle 7,30 ora locale di questa mattina, Guyot Environment – Team Europe ha deciso di abbandonare la terza prova di The Ocean Race, partita da Cape Town e diretta in Brasile, per un problema allo scafo.
L’imbarcazione navigava con un vento di 20-25 nodi, quando l’equipaggio a bordo ha iniziato a sentire rumori in successione. A seguito di un’ispezione, sono stati riscontrati dei movimenti anomali nello scafo, nella zona della cabina per la precisione, portando il team alla decisione di fermarsi e fare ritorno a Città del Capo.
Attesa ispezione per la barca di Guyot Environment
“Data la posizione attuale dell’imbarcazione e la distanza dall’arrivo a Itajaì, si è ritenuto purtroppo opportuno, per l’equipaggio e per l’integrità dell’imbarcazione, tornare a Città del Capo”, ha dichiarato Thomas Cardrin, direttore tecnico di Guyot Environnement – Team Europe.
Il team tecnico è in attesa di sottoporre la barca a un’ispezione più dettagliata, per stabilire un piano d’azione per le riparazioni. L’equipaggio, composto da Benjamin Dutreux, Robert Stanjek, Sébastien Simon, Annie Lush e il reporter di bordo Charles Drapeau, non ha problemi e il team prevede di poter riportare l’imbarcazione a Città del Capo, che dista poco più di 600 miglia a nord-ovest, in tutta sicurezza. Ulteriori aggiornamenti saranno disponibili non appena saranno comunicate informazioni più precise da parte dell’equipaggio e del team.
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Nel frattempo, la flotta di The Ocean Race è entrata nel Southern Ocean e affronta il primo sistema meteo delle basse latitudini. Gli Imoca, guidati da Holcim al primo posto, sembrano essere d’accordo sul fatto che sia sufficiente spingersi intorno ai 39 gradi di latitudine sud: sul tracker si possono vedere le barche che strambano verso nord e poi ancora verso sud.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.