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Bari, concessioni demaniali estese al 2033

Bari, concessioni demaniali estese al 2033

l Comune di Bari ha approvato ieri una delibera per autorizzare gli uffici competenti a rilasciare l’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime.

In un momento molto difficile per il settore a causa dell’emergenza coronavirus, la scelta della località pugliese assume una doppia valenza: non si tratta solo della doverosa applicazione di quanto previsto dalla legge 145/2018, su cui purtroppo molte amministrazioni comunali sono in ritardo, ma anche di un gesto necessario per garantire la necessaria stabilità imprenditoriale alle imprese balneari, che ancora non sanno quando e se potranno aprire per la stagione estiva.

La delibera del Comune di Bari, infatti, fa esplicito riferimento alla situazione emergenziale come uno dei motivi per cui si è deciso di procedere con l’estensione, che riguarda ben novanta concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo.

A ciò si aggiunge inoltre il fatto simbolico che il sindaco di Bari Antonio Decaro è anche presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani: dunque, si tratta di un vero e proprio esempio per tutti gli altri primi cittadini in grave ritardo con l’applicazione della legge.

Nel comunicato stampa che annuncia il rilascio dell’estensione, il Comune di Bari inoltre precisa che tra le concessioni demaniali marittime esistenti sul territorio «vi sono delle strutture già esistenti che possono costituire oggetto di nuova concessione e proroga, e gli atti propedeutici al Piano comunale delle coste prevedono la possibilità di rilascio di nuove concessioni per vari tratti di demanio marittimo ancora disponibile, dunque vi è di fatto la possibilità anche per altre imprese di investire nel settore turistico-balneare richiedendo nuove concessioni demaniali marittime, sia con investimenti di particolare rilevanza economico-finanziaria per concessione di lunga durata, sia per investimenti più contenuti sotto il profilo economico-finanziario ma per concessione di minore durata.

Gli uffici del Comune, inoltre, avranno la titolarità per rideterminare il canone in relazione alla nuova scadenza della concessione ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro e quando necessario necessario procedere a una verifica periodica dei requisiti soggettivi dei concessionari».

Così l’assessora comunale al demanio Carla Palone spiega le ragioni dell’estensione: «In un momento in cui non abbiamo nessuna certezza di quello che sarà il corso della stagione estiva ci è sembrato giusto e necessario garantire continuità alle imprese operanti nel settore turistico-ricreativo, sostenendone la stabilità imprenditoriale e la possibilità di effettuare investimenti a lungo termine e proponendoci già come ente disponibile ai rinnovi delle concessioni in essere.

Bari ha da pochi anni cominciato a investire e valorizzare seriamente la sua costa e non vogliamo che questa brutta circostanza che l’intero paese sta vivendo blocchi questo processo di sviluppo.

Inoltre, conosciamo bene l’entità degli investimenti necessari per avviare queste attività, perché sottoposte a una serie di agenti esterni che richiedono continua manutenzione. Per questo tutti gli imprenditori che vorranno avviare le procedure per la proroga delle concessioni già in essere o avviarne di nuove troveranno massima disponibilità da parte degli uffici del Comune di Bari.

Ci sono ancora tante strutture che possono essere valorizzate e con una prospettiva di impresa stabile per un periodo superiore a dieci anni, l’investimento può davvero rivelarsi proficuo.

So che in questo momento è difficile fare progetti a lungo termine, soprattutto per i nostri imprenditori, ma la forza di questo tempo è anche la capacità di programmare il futuro e la nostra ripartenza».

Molto soddisfatto è il presidente nazionale del Sindacato italiano balneari – Confcommercio Antonio Capacchione, che analizza così la delibera: «Dopo avere menzionato le diverse circolari della Regione Puglia (n. 4184 del 25 febbraio 2019, n. 21804 del 28 ottobre 2019 e n. 25951 del 17 novembre 2019) che “in applicazione della legge n. 17/2015 è competente a dare direttive ai Comuni costieri riguardo alla gestione del demanio marittimo”, la delibera ha chiarito che “gli uffici del Comune hanno l’obbligo di applicare la legge”.

Di particolare importanza è poi la considerazione sulle “possibili ricadute economiche derivanti dalla pandemia Covid-19 sulle imprese del settore turistico ricreativo e, conseguentemente, ritenendo necessario sostenere la ripresa non solo delle singole imprese, ma dell’intero settore dell’imprenditoria del turismo e dei lavoratori da essa impiegati”.

Insomma, la delibera del Comune di Bari è importante per le sue motivazioni, ma anche perché riguarda il Comune del quale è sindaco il presidente nazionale dell’Anci Antonio De Caro.

Ci auguriamo che quanto deliberato nel capoluogo pugliese susciti comportamenti emulativi da parte di tutti gli altri comuni ancora colpevolmente in ritardo in questo doveroso adempimento».

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Redazione

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