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Roopkund, il mistero del lago degli scheletri

il lago degli scheletri il mistero di roopkund

A circa 5000 metri sul livello del mare, sull’Himalaya in India, esiste il piccolo lago Roopkund di appena 40 metri di diametro e profondo 3 metri che nasconde un mistero irrisolto: sul suo fondo sono depositati gli scheletri di circa 300 individui.

Il lago, data l’altitudine, è ghiacciato per quasi tutto l’anno. Nell’unico mese in cui i ghiacci si ritirano le ossa sono ben visibili. La scoperta fu fatta negli anni ’40 e da allora si cerca di capire da dove arrivino questi scheletri e come sono decedute queste persone. Sulla vicenda non mancano ovviamente le leggende. La più diffusa narra che un re con al seguito la sua corte si stesse recando al santuario di Nanda Devi (Dea dispensatrice di beatitudine) sul massiccio dell’Himalaya, ma la dea infastidita dalla presenza umana li abbia uccisi con una forte grandinata. Ma si tratta ovviamente di una leggenda.

Cosa sappiamo del lago degli scheletri

Un primo studio sugli scheletri del lago ha evidenziato profonde ferite alla testa sui resti umani. La scoperta ha ridato quindi credito alla teoria leggendaria di una forte grandinata (o di una frana).




Ma a complicare le cose è stata la scoperta fatta con il carbonio 14, utilizzato dagli storici per datare i reperti. Ne è venuto fuori (lo studio è stato pubblicato su Nature) che gli scheletri appartengono a tre epoche diverse, spalmate su diversi secoli. Non solo i corpi appartengono anche a tre etnie diverse: una del sud est asiatico, una indiana e una addirittura mediterranea (dell’area greca). Cosa ci facessero delle persone del Mediterraneo qualche secolo fa su una cima dell’Himalaya resta un mistero irrisolto, così come la causa della loro morte.

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Il turismo selvaggio e il rischio per gli scheletri del lago Roopkund

A complicare ancora di più una faccenda già di per sé intricata ci si è messo anche un certo turismo selvaggio. Le ossa del lago e nei suoi dintorni sono state spostate. Alcuni bontemponi hanno addirittura creato delle piccole “opere d’arte”, componendo in modo creativo gli scheletri. Altri ancora hanno pensato bene di portarsi un macabro souvenir a casa, prendendo alcune ossa dal lago. Le autorità stanno ricorrendo ai ripari e cercando di proteggere i luogo. Tuttavia con una “scena del crimine” così compromessa sarà ancora più complicato per gli scienziati venire a capo del mistero.

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