Quando prestazioni eccellenti delle barche ed equipaggi di alto livello creano distacchi minimi: è questa, almeno nelle prime 24h di regata, l’equazione della Défi Atlantique 2023, che vede il Class40 IBSA di Alberto Bona guidare la flotta da poco dopo la partenza del primo aprile.
A comandare la regata c’è un gruppetto di tre barche raccolte in meno di cinque miglia: tra queste, oltre a Bona, troviamo Ambrogio Beccaria a bordo di Alla Grande Pirelli e Ian Lipinski.
Défi Atlantique 2023, volano gli italiani
I tre sono al momentoin fuga e, consapevoli di avere davanti ancora duemila miglia circa per concludere la prima tappa, rimangono concentratissimi e determinati a marcarsi a vicenda da subito.
“La prima notte di navigazione”, ha fatto sapere Alberto Bona, “è andata bene. Qualche groppo ha portato il vento fino a 35 nodi, ma navighiamo con una media di 25. Le previsioni fin qui sono state affidabili, quindi la tattica continua ad essere quella che avevamo definito: siamo focalizzati soprattutto sulla miglior rotta”. La formula vincente, semplice a parole, è sempre la stessa: “Dobbiamo far correre la barca. L’equipaggio funziona bene, insomma è un inizio promettente. Siamo sulla rotta migliore rispetto all’anticiclone, il miglior compromesso tra miglia da percorrere e velocità in rapporto alla direzione del vento”, come dire che non se ne parla proprio – se si può evitare – di infilarsi in una bolina stretta”. Al rilevamento delle 8, a 1.849 miglia del traguardo, IBSA Group sempre in testa con 7,8 miglia di vantaggio su Ambrogio e 12 su Ian Lipinski.
“Gli italiani volano in queste prime 24 ore della Défi Atlantique, un vero match race tra Alla Grande Pirelli e “IBSA” di Alberto Bona”, ha scritto Ambrogio Beccaria sulla sua pagina Facebook. “La partita è ancora tutta da giocare il ritmo a bordo deve essere infernale, i due Class40 sono vicinissimi, una vera gara in attacco! Ambrogio e il suo equipaggio viaggiano veloci a 11,2 nodi, mantenendo ben salda la seconda posizione. Forza ragazzi, via con il turbo”.
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La flotta – che conta già un ritiro – si è già divisa in tre tronconi: il gruppetto di testa sulla rotta teoricamente migliore e che si applica in prove di fuga, cinque agguerriti inseguitori nello spazio di una trentina di miglia, chi più a Nord e chi più basso a Est, e la restante parte della flotta, che viaggia a una media di quattro, cinque nodi in meno di velocità. Al rilevamento delle 18 Alberto Bona, in equipaggio con Pablo Santurde del Arco e Pietro Luciani, aveva percorso 256 miglia.
Laureando in Storia e Politica internazionale e aspirante giornalista. Sono molto sensibile alle tematiche ambientali e alla ecosostenibilità, oltre ad amare le lunghe passeggiate al mare il mattino presto.