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Crovara (Cna Fita La Spezia): “Le criticità del Porto spezzino all’UIRNet”

Crovara (Cna Fita La Spezia): “Le criticità del Porto spezzino all'UIRNet”

Stefano Crovara, Presidente Cna Fita La Spezia, che fa parte del tavolo nazionale delle Associazioni dell’autotrasporto sulle problematiche dei containers, esprime soddisfazione sul fatto che le criticità logistiche del Porto spezzino, siano state fatte proprie da UIRnet, organismo che risponde al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai fini della realizzazione e della gestione della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, per concentrare dati ed erogare servizi di sistema a tutti gli operatori della logistica e dei trasporti.

Cna Fita La Spezia chiede più impegno sullo scalo spezzino

“La Cabina di regia si è riunita lo scorso 13 ottobre per approfondire lo stato dell’arte delle interazioni esistenti tra alcune Autorità di sistema Portuale- Interporti ed Imprese dell’autotrasporto -. Spiega Crovara -. E’ emerso che buona parte dei sistemi portuali ed interporti in Italia soffre di importanti criticità relative alla viabilità di accesso ai porti, nonché di necessità di lavori di sicurezza ad essi collegati. A seguito di una nota inviata dagli autotrasportatori della Cna della Spezia e di Massa Carrara, in cui si evidenziavano le criticità dei nostri snodi, ovvero Porto e Interporto di Santo Stefano Magra, Cna Fita ha sottoposto il problema all’attenzione del Presidente della Cabina di regia di UIRnet”.




 “Le problematiche verranno messe ora sotto una lente d’ingrandimento più ampia di quella locale-. Prosegue il Presidente Cna Fita La Spezia -. Verrà valutata la mancanza di coordinamento tra porto ed interporto in riferimento alla consegna dei container vuoti e la discordanza di orari tra terminalisti portuali e di Santo Stefano Magra. “

“Verranno, inoltre, considerati i mancati spazi per lo stoccaggio dei vuoti per cui spesso l’autotrasportatore è costretto a fare la spola tra Santo Stefano Magra e La Spezia, con aggravio di costi per le imprese e danni per il traffico e l’ambiente. Abbiamo anche riportato la necessità di individuare procedure standard consolidate che potrebbero evitare code infinite ai varchi. Un fatto che potrebbe peraltro essere facilmente ovviato, nei momenti di picco, definendo zone di stoccaggio dei container pieni all’interno del porto. “

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“Ci auspichiamo che questo aiuti a risolvere le difficoltà per le quali da anni ci battiamo portandole al tavolo della Prefettura e al tavolo dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale con costanza” conclude il Presidente Cna Fita La Spezia Stefano Crovara.

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