Nautica Sport

Il grinder di Luna Rossa Battisti e la sua personale rivincita contro Sullivan di New Zealand

battisti verso la sua rivincita con sullivan di new zealand

La gara tra Luna Rossa e Team New Zealand avrà un sapore particolare per il grinder italiano Romano Battisti: il sapore della rivincita. Correva l’anno 2012 e a Londra per la finale olimpica di canottaggio 2 di Coppia Romano Battisti scende in acqua per l’Italia insieme ad Alessio Sartori.

La gara parte male per i due italiani, ma ai 1500 metri riescono a passare primi. Dietro di loro, distanziati di ben 250 metri, ci sono i neozelandesi. Sartori e Battisti sentono profumo di oro, ma i kiwi cominciano a recuperare e incredibilmente tagliano il traguardo prima degli italiani, con meno di un secondo di anticipo sulla squadra azzurra. Battisti deve accontentarsi dell’argento. Ma adesso ha l’occasione per la rivincita. Nella squadra neozelandese di canottaggio, infatti, a fianco di Nathan Cohen c’era Joseph “Joe” Sullivan, attuale grinder di Team New Zealand.

LEGGI ANCHE: Ashby, trimmer di New Zealand: “Noi a 60 nodi? Chiacchiere da banchina”

Battisti e l’occasione di rivincita contro Sullivan

Per Romano Battisti la finale di Coppa America Luna Rossa vs Team New Zealand ha quindi una valenza personale, quasi da questione privata.




E la determinazione all’italiano per vincere questa sfida contro Sullivan sicuramente non manca. Originario di Priverno, sulla montagne in provincia di Latina, si appassiona al canottaggio nonostante il mare sia lontano. Per arrivare ai giochi olimpici deve remare contro tutti. La Federazione Canottaggio non lo ritiene all’altezza e inizialmente lo esclude (il giornalista Gianluca Atlante ha scritto il libro “Doppio Giallo” su questa incredibile vicenda). Nonostante ciò riesce ad arrivare a Londra e a piazzarsi secondo sul podio contro ogni pronostico. Ora si è messo in testa di prendersi la sua rivincita contro Sullivan e dal canottaggio è passato alla vela. Oltre a fare il grinder adesso si occupa anche di elettronica e di idraulica. Considerando che, a suo dire, non aveva mai preso in mano un trapano prima di questa avventura, è chiaro che nonostante il tempo passato da Londra la sua grinta non è per niente scemata.

Leggi anche

Circolo Vela Arco: alla scoperta di un’eccellenza del Lago di Garda

Redazione

Regata internazionale Brindisi-Corfù: a giugno la 35esima edizione

Redazione Sport

Confitarma condivide le proposte per il riordino del sistema della logistica

Fabio Iacolare

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.