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Scala Douglas: come si misura la forza delle onde del mare

scala douglas

di Cristina Svegliàti

La Scala Douglas serve a misurare la forza del mare e determina la condizione del suo stato in base all’altezza media delle onde più alte.
Per essere più concreti, ci si riferisce alla Scala di Douglas, quando si usano espressioni come, ad esempio, mare forza 4 ed, in particolare modo, ad un mare molto mosso con altezza delle onde compresa tra 1.25 e 2.50 metri.

La forza del mare nell’idea di Douglas

scala douglas fotoQuante volte, in effetti, si usano espressioni del tipo “mare forza 7”, piuttosto che “mare forza 8”, e così via? Bene, a tanti potrebbe interessare il fatto che, con queste espressioni, si è soliti, seppur inconsapevolmente, fare riferimento alla Scala Internazionale del Mare e delle Onde.

Ideata negli anni Venti dal Vice Ammiraglio Henry Percy Douglas – idrografo della Royal Navy, la Marina Militare Britannica – e successivamente adottata a livello internazionale dalla Conferenza Internazionale della Meteorologia svoltasi a Copenaghen, la Scala Douglas classifica lo stato del mare e delle onde in base all’Altezza Significativa, ossia l’altezza media del terzo di onde più alto.

Scala Douglas: Mare Vivo (Wind Sea) e Mare Morto (Swell)

La Scala Douglas descrive lo stato delle onde del mare in 9 livelli, ciascuno dei quali ha una stringa descrittiva e un range di altezza d’onda. Ad esempio, il livello 2 equivale a “poco mosso”, con l’altezza d’onda che varia tra 0,10 – 0.50 metri, mentre il livello 9 equivale a “tempestoso”, con altezze d’onda superiori ai 14 metri.




A onor del vero, esistono due tipi di scale, che si differenziano a seconda dello stato del mare:

  • Quella che definisce il Mare Vivo (Wind Sea), dove il moto ondoso è generato direttamente dal vento presente nella zona osservata, ed è quella che abbiamo visto nello schema qui sopra, strutturata in 10 gradi che delineano dei range di altezza delle onde;
  • Quella che va a definire il Mare Morto (Swell), dove il moto ondoso è conseguenza di altre zone di burrasca (fenomeno delle cosiddette onde lunghe), oppure è il residuo di un vento molto forte, ma che ha smesso di soffiare (fenomeno delle cosiddette onde morte); questa scala, oltre all’altezza, utilizza come parametro anche la lunghezza delle onde.

La differenza tra scala Douglas e scala Beaufort

Le onde del mare sono generate dal vento che soffia sulla superficie del mare. A descriverne la sua intensità, c’è la Scala Beaufort. Perfezionata nel 1805 all’Ammiraglio Francis Beaufort e divenuta una misurazione internazionale nel 1949, la Scala Beaufort si suddivide in 13 livelli di intensità, dove il terzo, ad esempio, detto “brezza leggera”, indica un vento che soffia tra i 6 e gli 11 km all’ora e onde alte circa 20 centimetri , mentre il livello 12, l’ultimo, detto “uragano”, si riferisce ad una velocità del vento che supera i 118 km all’ora e ad onde che vanno oltre i 14 metri.

LEGGI ANCHE: Come si misura la velocità del vento e l’altezza delle onde: la scala Beaufort

Così, mentre la Scala Douglas determina la condizione dello stato del mare in base all’altezza delle onde, la Scala Beaufort ci fornisce indicazioni sulla forza del vento che soffia sulla superficie del mare.
Per una corretta interpretazione delle bollettini e delle informazioni meteo ricevute a bordo, è opportuno interpretare i parametri di entrambe le scale, tenendo bene in considerazione la situazione in atto del vento, nonché la zona in cui si sta navigando.

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