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Vento nelle Vene, al via il progetto per il recupero dell’ex carcere di Ventotene

Vento nelle Vene, riqualificazione dell'ex Carcere di Santo Stefano-Ventotene

Si è rimesso in moto il Progetto Vento nelle Vene, per il recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano-Ventotene. Firmato ieri finalmente l’Accordo Operativo Mibact-Invitalia per dare il via agli interventi che riguarderanno la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria di tutto l’edificio dell’ex Carcere compreso le Cisterne romane, l’area del Cimitero, gli approdi, le strade e i sentieri.

Approvato anche il Cronoprogramma dei lavori che vincola Invitalia, come Soggetto Unico Attuatore, ad avviare da subito le rilevazioni, la progettazione ed a pubblicare entro dicembre, l’avviso pubblico per la gara d’appalto. Tutte le Amministrazioni coinvolte dovranno rispettare il Cronoprogramma per l’espressione dei pareri di competenza. E’ quanto e’ emerso questa mattina, nella Riunione del Tavolo Istituzionale Permanente del CIS Santo Stefano-Ventotene, convocato dal Commissario Silvia Costa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’incontro, che si è svolto in via telematica, è stato aperto dal Commissario che ha ringraziato tutti i presenti per la fattiva collaborazione dimostrata in questi difficili mesi, segnati nel ritardo, anche dalle difficoltà dovute al lockdown del Covid19. Nonostante ciò, il dinamismo e l’energia di Silvia Costa, riconosciuti da tutti i Rappresentanti delle Amministrazioni convenute, le hanno consentito in soli quattro mesi di impegno e passione, di accelerare i tempi del recupero e della valorizzazione del Progetto dell’ex Carcere per il suo riuso, eco-sostenibile, con finalità prevalentemente culturali e di alta formazione in una dimensione europea ed Euro Mediterranea.

Obiettivi confermati dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza dei Ministri, Riccardo Fraccaro che ha ribadito “l’importanza di promuovere una destinazione dell’immobile a finalità espositive, culturali e formative, considerando il ruolo che questo edificio ha rivestito nella storia della Resistenza al fascismo e nella fondazione dell’ideale europeista di Spinelli, tenendo conto anche dei valori naturalistici ed ambientali del sito. “La Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha assicurato Fraccaro – non mancherà di supportare il Commissario in questo Suo difficile incarico”.

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Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, in collegamento dalla Sicilia dove si è recato, a seguito del vile sfregio perpetrato alla Porta d’Europa di Lampedusa, ha ribadito l’importanza di questo progetto, soprattutto oggi che l’Europa a seguito della crisi dovuta alla pandemia ed ai suoi drammatici effetti, si sta riavvicinando ai valori fondanti che possono rendere quel sogno di Spinelli, Rossi e Colorni, della vicina Ventotene, finalmente realizzabile, nell’affermazione dei principi fondanti dell’ideale europeo, a garanzia dello sviluppo, della dignità e del benessere dei popoli.

Vento nelle Vene nell’ex carcere: “Penitenziari luoghi di Luce”

“Che il carcere diventi l’emblema di un luogo di Luce”. Silvia Costa ha prontamente lanciato la proposta al Sindaco Gerardo Santomauro di gemellare l’isola di Ventotene con Lampedusa – “Porta d’Europa”. Proposta che il primo cittadino della “Culla d’Europa” ha subito accolto. Il Ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini – ha aggiunto: “Santo Stefano è un luogo fantastico, una bellezza naturale straordinaria del nostro Paese per la natura, il mare e l’aria che si respira. Tutti dovrebbero visitarlo. Non dobbiamo smarrire la visione che impone il recupero della struttura e la sua destinazione d’uso”.

“La presenza di Silvia Costa, donna tenace e dinamica, aiuterà a raggiungere l’obiettivo – ha aggiunto – I colloqui intercorsi con il Commissario europeo Paolo Gentiloni ed il Presidente Giuseppe Conte ed il Ministro Luigi Di Maio mi confermano che non c’è luogo più simbolico di questo in tutta Europa e che sara’ certamente sede, una volta ristrutturato il Carcere di riunioni per i Capi di Stato e di Governo europei. Il legame tra l’Unione europea ed il Mediterraneo è molto forte.”

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