Come nel mese di giugno, gli effetti della pandemia si sono fatti sentire: per gli italiani al mare c’è stato un crollo delle presenze in spiaggia anche a luglio: bene solo nei weekend.
«Nelle imprese balneari anche nel mese di luglio si conferma la tendenza, già registrata a giugno, di una buona affluenza soltanto nei weekend. Viceversa nei giorni feriali la maggior parte delle spiagge sono rimaste desolatamente vuote».
Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio, presentando i dati del Sib sulle presenze negli stabilimenti balneari nel mese di luglio 2020, che vedono un calo medio del -35% in Italia (a giugno la perdita era del -65%).
Italiani al mare, un forte calo dei consumi
«La gran parte degli italiani sta riscoprendo la bellezza dei litorali nazionali vicino ai propri luoghi di residenza – prosegue Capacchione – apprezzando al tempo stesso la qualità dei molteplici servizi offerti dagli stabilimenti balneari. Mancano all’appello, però, gli stranieri, tanto che diverse località a vocazione turistica sono state maggiormente penalizzate».
«Un altro dato allarmante, che stiamo registrando praticamente in tutte le località costiere, è il forte calo dei consumi», precisa il presidente del Sib. «In conseguenza della pandemia, oggi molte famiglie possono contare su un reddito più basso e, soprattutto, patiscono una grande incertezza per il futuro, scegliendo pertanto di fare spese estremamente oculate, spesso rinunciando all’aperitivo o al pranzo in riva al mare. Molto apprezzate, invece, sono le promozioni dei nostri associati che prevedono tariffe differenziate sulla base della permanenza in spiaggia».
LEGGI ANCHE: Sule, mare, jentu e… striare! La leggenda delle streghe del Salento
Conclude Capacchione: «Siamo ottimisti per il mese di agosto, da sempre scelto dalla maggior parte degli italiani per le vacanze, anche se siamo già consapevoli che il comparto turistico balneare del 2020 rispetto allo scorso anno, complessivamente, non raggiungerà purtroppo il segno + in nessuna delle nostre regioni. La balneazione attrezzata italiana sta dando il proprio importante contributo per la ripartenza economica e morale del paese; abbiamo però bisogno di certezze per investire nelle nostre aziende e, soprattutto, creare nuovi posti di lavoro. Le aziende balneari italiane si confermano un importante fattore per la competitività del paese nel mercato internazionale delle vacanze in quanto espressione del nostro made in Italy».
Presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo un sondaggio condotto su un campione di imprese balneari italiane aderenti al Sindacato italiano balneari:
Fabio Iacolare è videomaker e giornalista pubblicista dal 2010: esperto in regia di format tv e giornalista esperto in eventi a carattere culturale, ambientale ed enogastronomico italiano.